Associazioni sardi all’estero: sì al programma annuale 2023.

La Giunta Solinas, in continuità con quanto fatto negli ultimi anni con l’ex assessora del Lavoro, Alessandra Zedda, ha approvato nell’ultima seduta il programma annuale per l’emigrazione 2023, contente gli interventi a favore dell’associazionismo tra i sardi in Italia e all’estero e la ripartizione dei contributi annuali per le spese di funzionamento dell’attività dei circoli.

Il piano introduce novità importanti, tra le quali il finanziamento di progetti per la valorizzazione dell’identità e della conoscenza della cultura sarda tra le giovani generazioni. Chissà, giusto per fare qualche riflessione in merito, cosa si inventeranno gli amici sardi del Circolo Domus Sardinia in Neuquèn, in Patagonia, recentemente riconosciuto dalla Regione, per avvicinare ragazzi e ragazze ai Nuraghi sardi (di più non ci si può aspettare!).

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Un programma di lavoro che anche questa volta ha registrato la “soddisfazione” dell’assessora del Lavoro, Ada Lai: “Con questa delibera abbiamo accolto le proposte della Consulta regionale per l’emigrazione. Si avvicina un momento importante per i nostri circoli, il 28 e il 29 aprile, infatti, a Cagliari, si terrà la Conferenza Internazionale dell’Emigrazione sarda. Sono ormai passati 15 anni dall’ultima conferenza, la Sardegna è cambiata”. Qualcuno/a, alla luce dei 3 lustri ormai andati, difficilmente potrà spiegare l’utilità delle risorse (umane e finanziarie) investite nell’organizzazione della Conferenza Regionale dell’Emigrazione.

Andando oltre ai fatti, per l’esponente di Giunta è quindi necessario “attualizzare” il ruolo delle associazioni di emigrati sardi “per capire come meglio coinvolgerli, valorizzando il loro contributo socioculturale, allineando i progetti futuri con la Strategia Regionale per lo sviluppo Sostenibile 2030”.

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E già, come non essere d’accordo sull’utilità degli incontri partenariali organizzati nel territorio dalla Regione Sardegna. Roba da far tremare i polsi!

foto di massimo sanna da Pixabay