Assegnati gli immobili delle mafie in Sardegna

Al termine dei lavori della Conferenza di servizi per l’assegnazione dei beni presenti in Sardegna e confiscati alle organizzazioni criminali, sono state formulate manifestazioni d’interesse per 56 immobili, circa la metà dei 105 disponibili nel territorio della Sardegna.

La conferenza, organizzata e coordinata dal Prefetto di Cagliari, Bruno Corda, unitamente al Prefetto Bruno Frattasi, Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, ha registrato un ottimo confronto tra i soggetti istituzionali coinvolti nel procedimento di destinazione degli immobili confiscati.

Le manifestazioni d’interesse sono state prevalentemente indirizzate verso unità abitative, mentre per quanto attiene ai numerosi terreni agricoli presenti tra le proprietà confiscate, sono state analizzate le possibilità di una successiva destinazione in favore di associazioni e organizzazioni di volontariato.

 

Tra i beni assegnati risulta una netta prevalenza di immobili ubicati nel Comune di Cagliari, circa 16, nella maggior parte abitazioni e appartamenti che, secondo quanto previsto dall’Amministrazione comunale, saranno destinati segnatamente all’attuazione di un progetto di accoglienza temporanea diffusa, inserita nel contesto delle attività mirate al contrasto delle povertà estreme. Presenti, tra questi, anche magazzini, locali di deposito e garage. 

Bruno Corda, Bruno Frattasi, Paolo TruzzuLa centralità dell’aspetto legato al concreto riutilizzo del bene a fini sociali è stata sottolineata anche dal Sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, che ha evidenziato come l’utilizzo dei beni a favore della collettività completi l’azione avviata di lotta alla criminalità organizzata, cui tali beni vengono sottratti.

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Cospicuo anche il numero degli immobili presenti nel Comune di Sestu, ufficialmente 11, che saranno tutti assegnati ai Carabinieri e utilizzati per finalità istituzionali dell’Arma, così come un appartamento presente nel Comune di Quartu Sant’Elena ed un altro presente nel Comune di Quartucciu, dove un’ulteriore unità immobiliare sarà assegnata all’Amministrazione comunale, per una successiva destinazione a fini sociali. 

Sono state formulate, inoltre, manifestazioni d’interesse per, rispettivamente, 3 immobili nel Comune di Dolianova e 7 ubicati nel Comune di Iglesias, che saranno assegnati alle rispettive Amministrazioni locali.

Nella Provincia di Sassari sono stati destinati 11 immobili, rispetto ai 21 disponibili; 2 ad Alghero, 1 a Sorso e 8 ad Olbia. Nessun immobile, dei 2 disponibili, è stato assegnato nei Comuni della Provincia di Nuoro.

Secondo valutazioni effettuate dall’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata il valore complessivo dei beni immobili assegnati nel corso dell’odierna conferenza di servizi è di circa 4.400.000 euro, di cui circa 2.900.000 euro sono riconducibili ai beni presenti nella Città metropolitana di Cagliari e nella Provincia del Sud Sardegna.

Bruno Corda, Bruno Frattasi, Paolo TruzzuAlla conferenza hanno partecipato, oltre al Direttore regionale dell’Agenzia del Demanio, il Sindaco della Città Metropolitana di Cagliari nonché Sindaco del Capoluogo, Paolo Truzzu, unitamente ai Sindaci ed Amministratori locali dei seguenti altri Comuni nei cui territori sono ubicati i beni immobili confiscati: Dolianova, Iglesias, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, San Giovanni Suergiu, Sarroch, Sestu, e Settimo San Pietro nonché dei Comuni di Alghero, Olbia e Sorso per la Provincia di Sassari, e dei Comuni di Arzana e Cardedu per la Provincia di Nuoro.

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All’incontro hanno anche presenziato i Prefetti dell’Isola o loro delegati, un rappresentante del Presidente della Regione ed il Presidente dell’ANCI Emiliano Deiana; erano altresì presenti il Procuratore Aggiunto Coordinatore della Direzione Distrettuale Antimafia, Gilberto Ganassi ed il Presidente di Sezione della Corte d’Appello di Cagliari Claudio Gatti.

Nell’occasione, il Prefetto Bruno Frattasi ha rimarcato l’importanza della Conferenza di servizi, punto nodale del procedimento di reimpiego dei beni, finalizzato a velocizzare la fase di acquisizione delle manifestazioni di interesse da parte degli Enti, evidenziando come scopo della procedura sia quello di utilizzare concretamente i beni sottratti alla criminalità organizzata, rifunzionalizzandoli a scopi sociali per soddisfare esigenze collettive.

I rappresentanti dell’Autorità Giudiziaria intervenuti, oltre ad esprimere grande soddisfazione per l’enorme lavoro compiuto dalle Forze dell’Ordine e dalla Polizia Giudiziaria, hanno ricordato come la positiva conclusione di questo processo di acquisizione dei beni risulti particolarmente incisivo per la lotta alla criminalità, poiché consente, attraverso la sottrazione dei beni illecitamente posseduti, di vanificare l’azione criminale.

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Il Presidente dell’ANCI Sardegna ha poi evidenziato il ruolo fondamentale svolto nel contesto dagli Amministratori locali, chiamati ad operare sul territorio ed a porre in essere, in concreto, le azioni conseguenti per l’utilizzo sociale dei beni.

Bruno FrattasiLa possibilità di restituire i beni confiscati alla collettività locale genera un percorso positivo che consente di coniugare il valore altamente simbolico della confisca con un impiego concreto dei beni confiscati.

Risulta quindi importante progettare un percorso finalizzato a trasformare i proventi illeciti e stabilire il giusto risarcimento per la collettività, specie in Sardegna esiste una allerta massima per contrastare la presenza della criminalità organizzata.

Il rappresentante della Regione Sardegna ha rimarcato come l’Amministrazione regionale sia sensibile al tema dei beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata. Unendosi al generale plauso per l’iniziativa, finalizzata a condividere un percorso di recupero di tali beni a vantaggio della collettività, ha anticipato che la Regione Sardegna, per venire incontro alle esigenze degli Enti Locali, stanzierà delle specifiche risorse economiche.

foto Sardegnagol, riproduzione riservata.

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