Arte, ambiente e cultura si uniscono al Festival “Bianco e Nero”.
Incontri, reading, conferenze, percorsi guidati, contest sui social, laboratori per studenti e mostre: questo e tanto altro nella quarta edizione del Festival “Bianco e Nero” presentato nel pomeriggio di oggi, mercoledì 6 novembre nello spazio SEARCH – Sottopiano del Palazzo Civico di via Roma.
“Argonauti dell’altrove, ovvero i sardi emigrati in Italia e nel mondo” è il titolo scelto per la rassegna dalla direttrice del Festival, Maria Dolores Picciau che ha diretto i lavori della conferenza di presentazione accanto all’Assessora alla Cultura del Comune di Cagliari, Paola Piroddi.
Dopo il taglio del nastro virtuale di oggi, è stata inaugurata la mostra (visitabile fino al 10 dicembre) “La forma e la mente” dell’artista Vincenzo Satta, che, presente insieme allo storico dell’arte, Claudio Cerritelli, ha voluto illustrare le oltre settante opere realizzate in quaranta anni di attività.
Le iniziative del ricco programma coinvolgeranno non solo il capoluogo sardo ma anche i comuni di Sadali e Orroli, e avranno come comune denominatore i temi del territorio e dell’ambiente.
“Se i sardi emigrano, deve essere una loro scelta e non perché sono costretti a farlo” ha commentato l’Assessora Piroddi nel suo intervento. “Il tema sui sardi emigrati è all’attenzione del programma politico dell’assessorato e lo sarà anche per i prossimi anni. È fondamentale affrontarlo così come il Festival Bianco e Nero propone, come un’opportunità per i sardi”.
“Questo Festival – ha concluso Maria Dolores Picciau – vuole raccontare, partendo dalla metafora degli argonauti, eroi alla ricerca del vello d’oro, i sardi che quel vello lo hanno conquistato lasciando l’Isola, andando per mare e attraversando il Continente. Il loro è un racconto pieno di speranza per gli oltre tremila giovani sardi che nel 2018 hanno lasciato la Sardegna”.