Arriva lo Spezia, Eusebio Di Francesco: “Partita a viso aperto”.

In un campionato fortemente condizionato dal Covid ogni tecnico è obbligato a fare di necessità virtu: un modo di dire che ben si adatta al Cagliari di mister Di Francesco, costantemente alle prese con repentine alterazioni dei piani tattici, come confermano le recenti defezioni di alcuni dei tasselli più importanti del Cagliari, come Godìn, Simeone e Nandez.

Nonostante le avversità del ‘campionato del Covid’ il tecnico Di Francesco guarda avanti: “Abbiamo diversi giocatori importanti out, ma dobbiamo pensare a chi c’è e sono contento che altri elementi abbiano l’occasione di mettersi in mostra. Hanno lavorato tutti bene, la disponibilità dei ragazzi è impressionante e deve essere la forza che ci accompagna in questo percorso”.

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Eusebio Di Francesco, foto Cagliari Calcio
Eusebio Di Francesco, foto Cagliari Calcio

Un campionato diverso per Di Francesco che, domani alle 18, ospiterà lo Spezia di Vincenzo Italiano, definito dallo stesso tecnico rossoblù come “uno degli allenatori emergenti più bravi” e capace di imprimere la sua filosofia di gioco: “Mi aspetto un avversario che venga a fare la partita, aggressivo, spigliato, consapevole di ciò che mette in campo. Giocano insieme da tanti anni e hanno fatto un ottimo mercato, scegliendo calciatori adatti a questa tipologia di gioco. Non sarà un incontro facile. Immagino una partita a viso aperto”.

Eusebio Di Francesco, Foto Sardegnagol, riproduzione riservata, 2020 Gabriele Frongia
Eusebio Di Francesco, Foto Sardegnagol, riproduzione riservata, 2020

“Viviamo il virus con apprensione, è un avversario subdolo che è dietro l’angolo e condiziona inevitabilmente le scelte e l’approccio alla partita”, ha aggiunto Di Francesco, puntando il dito sugli impegni delle Nazionali che “non aiutano, nel senso che si radunano giocatori provenienti da campionati dove le attenzioni e le precauzioni sono diverse rispetto a quelle adottate in Italia”.

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A complicare le scelte del tecnico, oltre al covid, gli impegni in nazionale, anche i ballottaggi tra Cerri-Pavoletti e Tripaldelli-Carboni: “Se dovesse giocare Pavoletti si metterà a disposizione della squadra, come ha fatto Cerri mercoledì in Coppa. Dal punto di vista fisico, Leonardo ti dà anche la possibilità di alzare più spesso la palla per quanto questo non faccia parte della nostra filosofia. Naturalmente però quando andremo sul fondo, poter contare su un giocatore così forte di testa è un vantaggio e questo vale anche per Cerri”.

Sul modulo di gioco della squadra che scenderà in campo domani, Di Francesco non si sbilancia, difendendosi sulla pretattica: “Per domani potrei scegliere i quattro attaccanti – che ovviamente dovranno dare una mano in fase di ripiegamento – oppure proporre un centrocampista alto. La notte porta consiglio”.

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