Arriva il ministro Calderoli, l’opposizione diserterà l’incontro.

Dopo aver stigmatizzato il progetto dell’Autonomia differenziata, l’opposizione in Consiglio regionale non parteciperà all’incontro con “l’ideatore” del dl, il ministro Roberto Calderoli. Diciamolo, un modo abbastanza singolare di sostenere le proprie ragioni sottraendosi al confronto con il rivale politico.

Ma, della bontà della decisione di disertare l’incontro istituzionale (d’altronde parliamo “sostanto” della visita di un ministro della Repubblica), è sicuro il capogruppo del PD, Gianfranco Ganau: “Non parteciperemo all’incontro con il Ministro Calderoli perché siamo contrati al Dl sull’autonomia differenziata per le ragioni che abbiamo già espresso in Consiglio regionale e che ora sono state confermate dal documento dell’ufficio bilancio del Senato”.

Ganau ha poi contestato anche l’organizzazione dell’incontro sostenendo che il vero “sgarbo istituzionale” nei confronti del Consiglio è stato quello del presidente Pais, che ha previsto un semplice incontro in un luogo diverso dall’Aula, mentre avrebbe dovuto programmare, in base al regolamento ed alla prassi, una seduta informale dell’Assemblea nella quale svolgere un dibattito sui contenuti. I consiglieri di minoranza, dunque, si limiteranno ad un breve saluto “di cortesia” al Ministro.

Gianfranco Ganau, foto Sardegnagol riproduzione riservata
Gianfranco Ganau, foto Sardegnagol riproduzione riservata

Intenzione di lasciare le “sedie vuote” durante l’incontro con l’esponente dell’Esecutivo difesa anche da Eugenio Lai di Alleanza Europa Verde: “La visita di Calderoli non è altro che “un caffè col ministro” con cui la maggioranza tenta di coprire la posizione ambigua della Regione sull’autonomia differenziata che è una legge del tutto sbagliata e contraria agli interessi della Sardegna, per questo non abbiamo niente da contrattare con Calderoli”. Magari un confronto in presenza, oltre che espressione di senso istituzionale, avrebbe aiutato la causa. Ma andiamo avanti!

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Di “trovata elettorale”, invece, ha parlato il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus, per il quale la presenza del ministro Calderoli in Sardegna si inquadra solo all’interno di una iniziativa della Lega cui il presidente del Consiglio è diventato coordinatore regionale. “Dopo la pubblicazione del documento dell’ufficio bilancio del Senato, per noi è necessario tornare in Consiglio per un nuovo dibattito al quale credo che anche una parte della maggioranza sia interessata”.

Attualmente il DL Calderoli è incardinato al Senato dove si stanno svolgendo le audizioni con i soggetti istituzionali, associativi e imprenditoriali interessati. In parallelo è stato avviato il tavolo di lavoro sui LEP (livelli essenziali di prestazioni) che ha già prodotto un primo risultato: sono stati certificati da So.Se. (Soluzioni per il Sistema Economico spa), società partecipata dal Ministero dell’Economia e Finanze e da Banca d’Italia, i LEP relativi al diritto allo studio universitario accertando che le risorse attribuite alle Regioni per questa partita dovranno essere aumentate per raggiungere standard di servizi omogenei su tutto il territorio nazionale.

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