Aree Rurali, Soru: “Assicurare scuola, sanità, trasporti e servizi”.

Prosegue nelle aree interne la campagna elettorale del leader della Coalizione sarda, Renato Soru, oggi in visita a Seui all’assemblea congiunta dei Consigli comunali dei paesi della Barbagia di Seulo. Una occasione per ribadire la necessità di sostenere lo sviluppo locale nell’Isola con maggiori risorse e visione.

“Abbiamo abbandonato la politica per la montagna, mentre i piccoli paesi dell’interno hanno bisogno di di salute, scuola, servizi di trasporto pubblico, di strade e anche di servizi nuovi come la fibra ottica per non continuare a sentirsi marginali”.

Paesi in cui gli studenti e studentesse sono sempre più colpiti dagli effetti del dimesionamento scolastico, in un’isola sempre meno popolata da giovani: “A causa dell’accorpamento con le altre scuole della zona dell’istituto comprensivo globale Filiberto Farci di Seui – ha detto Soru davanti ai sindaci della zona e ai cittadini -, bambini e ragazzi del paese saranno costretti, dal prossimo anno scolastico, a fare 50 km per vedere
garantito il loro diritto all’istruzione. E sono contento di vedere proprio loro e le loro famiglie in prima linea oggi a difendere la loro scuola. Sono totalmente con voi”.

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Occasione per ribadire che la principale infrastruttura dell’isola è la scuola: “In questi ultimi decenni – prosegue -, per risanare il debito pubblico, dove si è risparmiato? Dall’unica cosa dove si dovrebbe investire di più, cioè la scuola. Dalla scuola passa il futuro non solo di queste comunità, ma di tutta la Sardegna e della stessa Italia. Dobbiamo tutelare i diritti di queste bambine e questi bambini di crescere bene, istruiti, di fare il meglio della loro intelligenze e il loro talento. La Regione può intervenire con una nuova legge sulla scuola e risorse, facendo accordi con la direzione regionale e il ministero dell’Istruzione, così da poter decidere quali zone richiedono maggiore attenzione. Non si possono lasciare 4 mila persone con il dirigente scolastico a un’ora di distanza. Non possiamo abbandonare quella scuola, quelle famiglie, quei bambini e quelle bambine”.

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“Questi paesi hanno quindi bisogno di salute, scuola, servizi di trasporto pubblico, di strade. Ma hanno bisogno anche dei servizi nuovi, come la fibra ottica. I soldi ci sono. Abbiamo 3 miliardi di euro della Regione fermi, sono i soldi della programmazione finita nel 2020 e possono portare la fibra ottica in ogni casa della Sardegna. E la fibra ottica avrebbe la stessa velocità a Seui come a Oristano. Porterebbe un miglioramento per la scuola, l’assistenza sanitaria, l’avvicinamento dei servizi pubblici, possibilità di fare smart working anche da qui. Queste comunità non si sentirebbero più periferia – ha concluso Renato Soru -. C’è bisogno di tornare a fare una politica per la montagna e avere attenzione per i paesi dell’interno”.

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