Aree rurali, Comitato europeo delle Regioni: “Coinvolgere giovani e donne nella ripresa”.
Le aree rurali d’Europa devono tornare a coinvolgere giovani e donne. E’ quanto sottolineato nella strategia per le aree rurali presentata alla Plenaria del CdR – Comitato europeo delle Regioni – durante il dibattito tra il Commissario europeo all’Agricoltura Wojciechowski e la Vicepresidente della Commissione europea Šuica.
“Gli attori locali e regionali – ha affermato il relatore della strategia, l’eurodeputato Moreno Bonilla – sono essenziali per attuare il Patto Rurale. Agricoltura, mobilità, connettività digitale ed energie rinnovabili sono le aree strategiche che devono sostenere lo sviluppo rurale, dato il loro potenziale per fornire soluzioni pratiche e mezzi di sostegno per frenare lo spopolamento, facilitare il ricambio generazionale , e generare opportunità sociali ed economiche legate al Green Deal. Le donne e i giovani devono essere al centro di questo processo. Riteniamo inoltre che sia necessaria una semplificazione dei fondi europei, miglioramenti nel modo in cui sono combinati e un cambiamento verso un modello a più fondi che integri le aree rurali in tutte le politiche”.
Andare oltre l’idea della ‘sindrome’ della riserva indiana e migliorare l’appetibilità delle zone rurali per le giovani generazioni sarà una delle sfide della nuova strategia. Sul tema Simona Neri, sindaca di Laterina Pergine Valdarno ha citato l’esempio della giovane startup ‘Smartway’ che organizza un servizio di telelavoro in alcuni borghi d’Italia. “È un’iniziativa importante con un grande impatto economico sui comuni in bassa stagione. Inoltre, persone con esperienze completamente diverse stanno insieme e si confrontano, assicurando la digitalizzazione del borgo”.
Un aspetto tutt’altro che secondario ragionando sul fatto che le aree rurali rappresentano quasi il 30% della popolazione dell’UE e l’80% del suo territorio. Un dato che, se analizzato anche in termini di invecchiamento, spopolamento e divario digitale, può far emergere cupe previsioni circa il futuro dell’Europa.
Da qui l’invito del CdR a tutti i livelli di Governo per allineare tutte le future iniziative politiche e legislative con le esigenze e le realtà rurali, con l’obiettivo di sostenere il cosiddetto processo di “rural proofing”, come ricordato da Dubravka Šuica: “Solo agendo insieme possiamo creare un nuovo slancio per le zone rurali, in quanto attraenti, vivaci e luoghi dinamici. La Visione a Lungo Termine per le Aree Rurali richiede soluzioni pensate per i loro specifici bisogni e beni, con il coinvolgimento degli enti regionali e locali e delle comunità locali. Il Patto Rurale che stiamo costruendo insieme creerà il giusto quadro di cooperazione e contribuire al raggiungimento degli obiettivi condivisi della visione a lungo termine”.
foto Parlamento europeo