Approvata la mozione sulla riconoscibilità delle persone nei luoghi pubblici.
Approvata dall’Aula del Consiglio regionale della Lombardia la mozione proposta dal gruppo Lega, mirata a sollecitare il Governo e il Parlamento ad adottare iniziative legislative volte ad introdurre misure che vietino l’utilizzo di tutti quegli indumenti che possano coprire il volto come burqa o niqāb nei luoghi e negli edifici pubblici.
Nel testo si rinnova l’invito ai Comuni ad assicurare il rispetto di tali norme presso gli edifici di proprietà comunale e a fare in modo che la normativa sia applicata in modo equo e proporzionato, senza discriminazioni e solo per giustificati motivi di sicurezza e di tutela dell’ordine pubblico, nel pieno rispetto della legislazione e della giurisprudenza italiana ed europea.
Respinto invece (31 voti contrari, 30 favorevoli e 1 astenuto) il punto che invitava il Governo a valutare l’estensione del divieto dell’uso del velo in tutti gli ambienti scolastici per le minorenni. Il testo originale chiedeva invece “di estendere il divieto di copertura del volto e del capo con burqa, hijab, khimar, jilbab, niqab e chador in tutti gli ambienti pubblici in particolare scolastici”.
Due le motivazioni portate a favore della mozione da Silvia Scurati che ha illustrato i contenuti del documento: da un lato la sicurezza che viene messa in pericolo dall’impossibilità di identificare con chiarezza le persone e dall’altro la difesa del principio di autodeterminazione delle donne e delle ragazze. “Si tratta – ha precisato Scurati – di un tema trasversale a tutte le forze politiche come dimostrano le numerose dichiarazioni contro il burka di esponenti del centrosinistra”.
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