Antitrust, sanzione di 3,2 milioni a Xiaomi

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato a Xiaomi Technology Italy S.r.l. una sanzione di 3,2 milioni di euro per aver ostacolato “l’esercizio da parte dei consumatori dei diritti derivanti dalla garanzia legale sui prodotti di elettronica a marchio Xiaomi”, si legge nel provvedimento dell’Antitrust.

In particolare dal procedimento è emersa l’opposizione della società verso la riparazione in garanzia legale in presenza di altri difetti del prodotto, anche soltanto estetici – ad esempio se le superfici e/o altre parti esterne del prodotto presentano più di un graffio sullo schermo, di dimensioni non superiori a 5 centesimi di millimetro di larghezza e 5 millimetri di lunghezza -, subordinando la prestazione in garanzia alla riparazione dei danni fuori garanzia. Inoltre Xiaomi avrebbe effettuato reiterate riparazioni anziché sostituire il prodotto, privando così ripetutamente il consumatore del bene acquistato.

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L’Autorità, nel merito, ha evidenziato che l’intervento di “riparazione” può costituire un rimedio solo se risolve tempestivamente il difetto di conformità.

Infine Xiaomi Technology Italy S.r.l. – in caso di verifica negativa di un difetto di conformità del bene – avrebbe chiesto di pagare le spese di verifica del difetto e di spedizione del prodotto, pena la mancata restituzione in caso di rifiuto del preventivo della riparazione fuori garanzia da parte del consumatore. Spetterebbe invece a Xiaomi verificare l’eventuale esistenza del difetto di conformità denunciato senza addebitare alcun costo di verifica o di spedizione ai consumatori.

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