ANS: “Riqualifichiamo Palabanda, ricordiamo gli eroi della Sarda Rivolutzione”.

Il 30 ottobre 2024 ricorreva il 212° anniversario della rivolta di Palabanda, ultima sfortunata vicenda della Sarda Rivolutzione, nonché ultimo atto di ribellione contro la monarchia sabauda. 

Assemblea Natzionale Sarda (ANS), associazione politico-culturale nata nel 2019, ha inviato un appello al Comune di Cagliari in cui chiede di farsi carico della riqualificazione dell’area di Palabanda (alla fine del tratto pedonale del Corso Vittorio Emanuele II) per ciò che attiene il restauro dell’arco e della via omonima e l’acquisizione del terreno adiacente non urbanizzato per realizzare un ‘giardino della memoria’. Attualmente l’arco che segna l’immissione di via Palabanda sul Corso e le mura ad esso adiacenti versano in uno stato di totale degrado e sono prive di qualunque segno che ricordi un avvenimento di così grande rilevanza storica.

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Il fine è di restituire dignità ad un luogo cardine della memoria storica cittadina e di tutto il popolo sardo, rafforzarne la consapevolezza e parlare alle generazioni future. «Vogliamo fare di Palabanda un luogo della memoria per ricordare tutti i sardi e le sarde che hanno dato la vita e la propria libertà affinché noi fossimo liberi/e; un esempio straordinario di coraggio e di lotta che non dobbiamo dimenticare» dice Riccardo Pisu, presidente di ANS.  

La valle di Palabanda, sita nei pressi dell’Orto Botanico, è infatti la località cittadina nella quale il gruppo di rivoluzionari, poi condannati al carcere o a morte, si riunì la sera del 30 ottobre 1812 nel tentativo di liberare la Sardegna dall’oppressione del dominio sabaudo. “Monumentalizzare l’arco e trasformare il terreno contiguo in un giardino a beneficio del quartiere — spiega ANS nella sua lettera alle istituzioni — avrebbe una funzione di riqualificazione urbanistica, chiuderebbe degnamente l’area pedonale del Corso Vittorio Emanuele e sarebbe il giusto e doveroso tributo alla nostra storia”.

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Sotto l’Arco, l’Associazione da due anni ricorda ogni 28 Aprile, all’interno delle celebrazioni di Sa Die de sa Sardigna da loro organizzate, tutti i martiri della Sarda Rivolutzione e nell’ultima edizione sono stati oltre 200 a partecipare alla fiaccolata culminata al Bastione Saint Remy. Si auspica che il Comune accolga l’invito e si possa così valorizzare un luogo cardine della storia della Sardegna.