Anno europeo della Gioventù, Roman Haider: “Come saranno informati i giovani?”.
Il 2022 è stato dichiarato dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, come l’Anno europeo della Gioventù. Annualità dedicata ai giovani europei con l’obiettivo di garantire che la politica dell’UE includa e tenga debitamente conto delle opinioni e dei contributi dei giovani e delle loro esigenze.
Ma come saranno coinvolti i beneficiari delle attività inserite nella programmazione dell’Anno europeo della Gioventù, ovvero i giovani dei 27 Paesi UE? E’ quanto chiesto, attraverso una recente interrogazione parlamentare, dall’eurodeputato austriaco Roman Haider alla Commissaria per la gioventù Mariya Gabriel.
Un intervento puntuale alla luce della necessità di garantire maggiori speranze di successo all’Anno europeo della Gioventù, rispetto ai magri risultati ottenuti fino ad oggi dalla Conferenza sul Futuro dell’Europa. Un autentico buco nell’acqua in materia di engagement della popolazione europea.
Sul tema sollevato da Haider, la Commissaria Gabriel, ieri, ha dichiarato che “i giovani potranno conoscere gli eventi e le attività legate all’Anno Europeo della Gioventù nella sezione dedicata del Portale Europeo per i Giovani” e che “gli eventi, azioni e iniziative dell’Anno cercheranno di coinvolgere tutti i giovani d’Europa, compresi i giovani delle zone rurali o d’oltremare principalmente di età compresa tra 15-29 anni”.
Nel suo intervento l’esponente della Commissione von der Leyen ha poi ricordato che gli Stati membri dovranno nominare un coordinatore nazionale responsabile. Nomina, come prevedibile, ancora vacante in Italia. Aspetto di grande importanza dal momento che in ogni Paese membro i coordinatori rappresenteranno i principali attori del processo partecipativo all’interno dei confini nazionali.
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