Anno Europeo della Gioventù, Da Re: “Quali strumenti finanziari sosterranno l’iniziativa?”.
Il 2022 sarà l’anno dei giovani, come dichiarato dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in occasione del dibattito sullo Stato dell’Unione tenutosi a metà settembre, nel corso del quale è stato annunciato l’Anno Europeo della Gioventù. Una iniziativa destinata a sostenere l’inclusione dei giovani in tutta l’UE ma sulla quale, senza alcuna apparente motivazione, manca ancora una chiara stima delle risorse europee per la sua realizzazione.
“Considerato che tale proposta ha quale obiettivo quello di porre i giovani al centro dell’Europa e visto che i giovani sono chiamati ad affrontare importanti sfide nel campo dell’istruzione e nel mondo del lavoro – si legge nell’interrogazione parlamentare dell’eurodeputato di Identità e Democrazia, Gianantonio Da Re -, quali strumenti finanziari saranno utilizzati per sostenere l’iniziativa?”.
Sulla questione sollevata dall’esponente di ID, è intervenuta la Commissaria per le Politiche giovanili, Mariya Gabriel: “L’Anno europeo dei giovani 2022 si baserà su un approccio multisettoriale. Considerando le proposte del Parlamento europeo e del Consiglio relative all’Anno europeo dei giovani 2022 – COM(2021) 634 final – adottata dalla Commissione, tale iniziativa dovrebbe sfruttare al massimo i meccanismi di erogazione già esistenti. È opportuno ricercare sinergie e complementarità con i programmi dell’Unione, in particolare quelli relativi ai settori dell’istruzione e della formazione, dello sport, della cultura e dei media, della gioventù e della solidarietà, del volontariato, dell’occupazione e dell’inclusione sociale, della ricerca e dell’innovazione, dell’industria e delle imprese, della politica digitale, dell’agricoltura e dello sviluppo rurale con un’attenzione specifica nei confronti dei giovani agricoltori, dell’ambiente e del clima, della politica di coesione, della migrazione, della sicurezza nonché della cooperazione internazionale e dello sviluppo, come pure con le attività intraprese dagli Stati membri. Il cofinanziamento a carico del bilancio dell’Unione delle attività a sostegno dell’Anno Europeo della Gioventù è conforme alle norme applicabili ai programmi pertinenti, tra cui in particolare Erasmus+ e il Corpo europeo di solidarietà, oltre ad altri programmi e strumenti dell’Unione – ha proseguito la Gabriel -. Il budget destinato al programma Erasmus+ rimarrà quello attualmente approvato nel quadro finanziario pluriennale. Per sua natura l’Erasmus+ contribuisce agli obiettivi dell’Anno europeo, pertanto quest’ultimo è stato menzionato nel programma di lavoro Erasmus+ per il 2022. In linea con la strategia dell’UE per la gioventù, l’Erasmus+ continuerà a promuovere progetti volti a mobilitare, collegare e responsabilizzare i giovani attraverso tutte le sue azioni. In particolare rispetto al 2021 sono state rafforzate l’azione per la partecipazione dei giovani, così come le attività volte a migliorare il dialogo con essi”.
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