Annessione illegale della Crimea e Sebastopoli: l’UE rinnova le sanzioni di un anno

Ieri il Consiglio dell’Unione Europea ha deciso di rinnovare le sanzioni introdotte in risposta all’annessione illegale della Crimea e Sebastopoli da parte della Federazione russa fino al 23 giugno 2021.

Le misure restrittive attualmente in vigore, comprendono i divieti riguardanti le importazioni di prodotti originari della Crimea o di Sebastopoli nell’UE e gli investimenti infrastrutturali o finanziari e i servizi turistici in Crimea o Sebastopoli. Tra le altre attività rientranti nel novero delle restrizioni anche le esportazioni di determinati beni e tecnologie verso le società della Crimea nei settori dei trasporti, delle telecomunicazioni e dell’energia, per l’esplorazione e la produzione di petrolio, gas e risorse minerarie.

Come affermato nella dichiarazione dell’alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell, lo scorso 16 marzo 2020, l’UE continua a non riconoscere l’annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli da parte della Federazione russa e continua a condannare la violazione della legge internazionale.

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Foto Copyright European Union.

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