Ancora scontri tra Armenia e Azerbaigian, UE: “Rispettare linea di confine del 1991”.

Continuano gli scontri armati nel Caucaso. Ieri, come ricordato dal SEAE al confine tra l’Armenia e l’Azerbaigian, nella zona di Tegh, il conflitto tra i due Paesi ha provocato la morte e il ferimento di diversi militari armeni e azeri.

Incidente, hanno dichiarato dal Servizio europeo per l’azione esterna, che “sottolinea ancora una volta che in assenza di un confine delimitato, la linea del 1991 deve essere rispettata”.

Da rispettare, quindi, gli impegni assunti dalle due parti, compresi quelli raggiunti a Praga nell’ottobre 2022 in merito al riconoscimento reciproco dell’integrità territoriale in linea con la Dichiarazione di Almaty del 1991. “L’UE – si legge nella nota odierna del SEAE – sollecita inoltre l’intensificazione dei negoziati sulla delimitazione del confine e continua a tenersi pronta a sostenere questo processo, rinnovando i nostri appelli alla moderazione e alla risoluzione di tutte le controversie con mezzi pacifici”.

LEGGI ANCHE:  Caucaso, Ilham Aliyev: "L’accettazione dell'Armenia delle proposte dell'Azerbaigian rappresenta un punto di svolta".

Sul contrasto nella zona, secondo le informazioni del Ministero della Difesa della Repubblica dell’Azerbaigian, l’11 aprile, unità delle forze armate dell’Armenia hanno sottoposto a fuoco intenso le posizioni opposte dell’esercito dell’Azerbaigian, di stanza nella direzione del distretto di Lachin. “Provocazioni – reca il comunicato dell’Ambasciata azera in Italia – che dimostrano che l’Armenia non è interessata al processo di pace”.