Altri 250 milioni di dollari per il “Governo di Kiev”.

Alimentare la guerra anche in presenza di un Governo illegittimo dal 24 maggio 2024. Questa continua ad essere la strategia – che si spera possa avere fine il prossimo 5 novembre – della “democratica” Amministrazione Biden, come confermato dal nuovo stanziamento di 250 milioni di dollari annunciato oggi dal Dipartimento della Difesa Americana. Il nuovo “pacchetto di assistenza alla sicurezza” per l’Ucraina, in altre parole, che permetterà al Governo del (pessimo) attore Zelenskyy, di continuare le operazioni belliche in Ucraina e nella regione russa di Kursk, dove poco importa a USA e UE dei civili assassinati dal 6 agosto dalle forze regolari ucraine.

“Il Presidente Zelenskyy ci ha ricordato che l’aggressione si diffonde quando non viene fermata” ha dichiarato oggi sul tema il Segretario della Difesa Lloyd J. Austin III, intervenuto a Ramstein, Germania, per il 24esimo gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina. Come se servissero tali dichiarazioni ad una nazione nota per il motto “scarpe grosse, cervello fino”, data la rinomata propensione all’uso della forza dalle parti di Washington DC…

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“L’Ucraina continua a prendere l’iniziativa sul campo di battaglia – ha aggiunto il segretario della Difesa americana -. E le truppe ucraine stanno ora conducendo un’operazione nella regione russa di Kursk. L’esercito di aggressione del Cremlino è ora sulla difensiva nel suo stesso territorio”. Applausi dunque!

Discorso, come comanda la retorica di guerra, dove è fondamentale fare il punto solo sulle perdite dell’avversario e non su quelle degli alleati: “Da quando Putin ha lanciato la sua invasione totale, sono stati uccisi o feriti più di 350.000 soldati russi – prosegue Austin III -. E da febbraio 2022, le forze ucraine hanno affondato, distrutto o danneggiato 97 aerei russi e 32 navi della Marina russa. Il mese scorso, l’Ucraina ha affondato uno dei tre traghetti russi nello stretto di Kerch, nella Crimea occupata dai russi”.

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Dovuti poi i ringraziamenti ai partner europei per l’effort militare recentemente offerto a sostegno della causa americana (difficile considerarla ucraina): “A luglio, Germania, Paesi Bassi, Romania e Stati Uniti hanno annunciato che avremmo fornito più batterie e componenti per la difesa aerea Patriot. L’Italia ha affermato che avrebbe consegnato un altro sistema SAMP-T e la Germania ha recentemente consegnato un altro sistema di difesa aerea IRIS-T e altre munizioni da 155 millimetri. Germania, Paesi Bassi e Danimarca – ha aggiunto l’esponente del Pentagono – hanno fornito altri carri armati da combattimento Leopard. Se l’Ucraina non è libera, il mondo non è sicuro”.

Quanta bassa retorica produce l’America.

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foto Chad J. McNeeley, DOD