Altri 18,1 miliardi di euro dall’Ue per il “pozzo nero” ucraino.
La Commissione europea continua a sostenere l’Ucraina, Paese in guerra e dove lo spirito riformatore richiesto dalle istituzioni europee si palesa solo attraverso le note stampa dell’Esecutivo von der Leyen. Sono in arrivo al Governo di Kiev, infatti, altri 18,1 miliardi di euro del contribuente europeo. Prestito (particolarmente oneroso anche per i cittadini ucraini) che verrà erogato a rate nel corso del 2025, con la prima rata da versare all’Ucraina all’inizio di gennaio.
Nel frattempo, il presidente illegittimo, Volodymyr Zelenskyy, nel corso dell’ultimo incontro a Bruxelles, ha dichiarato che l’Ucraina non riuscirà a riprendere Donbass e Crimea, confermando, di fatto, di aver capito che senza il supporto della sanguinaria Amministrazione Biden, in procinto di lasciare ogni incarico tra 4 settimane esatte, la guerra “per interposta persona” contro la Russia non si può fare.
Ucraina, ancora, che riceve miliardi di euro nonostante si sia fatto poco per contrastare la dilagante corruzione e per riportare in auge il rispetto dello Stato di diritto (ricordiamo che in Ucraina i dissidenti politici vengono pesantemente perseguitati). Elementi, a parole, contrari ai principi dell’Ue ma, nei fatti, sui quali si può sorvolare per ragioni di Stato e interessi economici, come ci ricordano anche i “democratici accordi” siglati tra l’Ue e alcuni Paesi governati dalle dittature, a partire dall’Azerbaigian.
18,1 miliardi, inoltre, parte del monte prestitidi 45 miliardi di euro stanziato per soddisfare le esigenze di bilancio, militari e di ricostruzione dell’Ucraina. Fondi, però, erogati all’Ucraina anche per rimborsare il capitale e gli interessi dei prestiti bilaterali ammissibili forniti dai donatori nell’ambito dell’iniziativa di prestito del G7 ERA, compreso il prestito di assistenza macrofinanziaria del G7 all’UE. L’Ue e i “partner democratici” non fanno nulla per nulla e figuriamoci se i cittadini ucraini, alle prese con una sanguinosa guerra da oltre 33 mesi (o meglio 10 anni considerando i fatti del 2014), possono minimamente protestare in piazza contro l’ennesima bolla finanziaria alimentata dall’Ue in Ucraina… e la fase della ricostruzione, dove si scateneranno gli appetiti più sfrenati degli alleati del presidente con la tutina mimetica, non è ancora iniziata.
foto Philippe Stirnweiss Copyright: © European Union 2024 – Source : EP