Allarme contraffazione: sequestrati 86 milioni di articoli in Ue.

La criminalità organizzata approfitta della domanda mondiale di prodotti a basso costo. Lo confermano i dati condivisi oggi dall’EUIPO, l’Ufficio dell’Ue per la Proprietà intellettuale, secondo i quali nel solo 2022 sono stati sequestrati circa 86 milioni di articoli nei Paesi membri per un valore stimato superiore a 2 miliardi di euro.

Secondo le stime, ancora, i prodotti contraffatti rappresentano il 5,8 % del commercio dell’UE. Ad essere maggiormente sequestrati sono i videogiochi, giochi da tavolo, materiali da imballaggio, giocattoli, sigarette, CD e DVD.

Contraffatti anche cibi e bevande: soltanto nell’ultimo anno sonon stati sequestrati oltre 260.000 litri di olio d’oliva non idonei al consumo.

Nel complesso, il rapporto mette in evidenza la crescente sofisticazione dei criminali esperti in materia di proprietà intellettuale. I punti vendita di prodotti della criminalità organizzata si estendono oltre i confini e sono impegnati nell’importazione, nell’esportazione e nella produzione di prodotti contraffatti, la maggior parte dei quali è prodotta in Cina, inclusa Hong Kong, e in Turchia.

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Gli autori di queste operazioni non sono dilettanti; secondo il rapporto, fanno uso di strutture giuridiche strutturate e scelgono giurisdizioni in cui è difficile per le autorità di contrasto dell’UE farle cessare o in cui le sanzioni sono basse. In molti casi, i prodotti contraffatti vengono prodotti al di fuori dell’UE e successivamente completati con etichette, loghi e imballaggi falsi presso siti in Europa.

I social media e il commercio online, cambiando i comportamenti dei consumatori, spianano nuove vie a pirati e contraffattori per raggiungere un vasto pubblico. In un caso specifico, influencer affidabili nel campo del regime alimentare e della nutrizione in Romania hanno promosso ai loro follower farmaci illegali e steroidi anabolizzanti, ingannando i consumatori ed esponendoli a potenziali rischi per la salute e la sicurezza.

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I contenuti piratati attraverso servizi di streaming illeciti costituiscono, inoltre, un’altra strada percorribile dai truffatori al fine di trarre profitto dai consumatori. Per esempio, le autorità irlandesi hanno scoperto una piattaforma con contenuti sportivi, film e canali televisivi illegali, sequestrando proventi illeciti per 750.000 euro.

Rispetto al 2022, le azioni dell’EMPACT – l’European Multidisciplinary Platform. Against Criminal Threats – nel 2023 hanno visto un incremento considerevole. In un anno il numero di indagini sui reati contro la proprietà intellettuale è aumentato da 51 a 1.406, gli arresti sono passati da 115 a 1 096 e le attività sequestrate sono più che quadruplicate, passando da 42 milioni di euro nel 2022 a 205 milioni di euro nel 2023.

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