Aiuti di Stato, la risposta di Ryanair alla Commissione Ue.

Non le ha certo mandate a dire oggi la compagnia low cost Ryanair, intervenuta – attraverso una nota mandata alla redazione di Sardegnagol – sul procedimento avviato dalla Commissione europea per il recupero 14 milioni di euro di aiuti di Stato (più gli interessi), incompatibili con le norme Ue. “Accogliamo con favore le conclusioni della Commissione secondo cui tutti i contratti esaminati tra Ryanair e Frankfurt Hahn finalizzati tra il 2013 e il 2016 sono stati conclusi a prezzi di mercato in linea con le norme UE sugli aiuti di Stato. Faremo ricorso al Tribunale Generale dell’UE contro l’affermazione della Commissione secondo cui alcuni contratti legacy per servizi di marketing che coinvolgono Ryanair costituivano aiuti di Stato”.

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La decisione della commissaria Vestager di indagare su presunti aiuti di Stato storici (quasi 20 anni fa) in un piccolo aeroporto regionale in Germania sarebbe “sorprendente” per Ryanair nel contesto del suo “totale fallimento nel recuperare l’enorme pacchetto di aiuti di Stato C-19 da 6 miliardi di euro ricevuto da Lufthansa, che è stato dichiarato illegale dal Tribunale generale dell’UE a maggio 2023”.

“Dopo aver approvato un totale di 11 miliardi di euro di aiuti di Stato C19 per il Gruppo Lufthansa, che hanno danneggiato la concorrenza in Germania e hanno fatto sì che il mercato del trasporto aereo tedesco fosse il più lento a riprendersi dalla pandemia di C19, la commissaria uscente per la concorrenza sta ora cercando tardivamente di dimostrare che il suo dipartimento ha agito con fermezza”, concludono da Ryanair.

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Da qui la richiesta di Ryanair alla Commissione von der Leyen finalizzata a “chiedere alla Germania di recuperare immediatamente questo pacchetto di aiuti di Stato illegale di miliardi di euro da Lufthansa e di imporre misure adeguate per riparare almeno in parte il danno alla concorrenza causato da questo massiccio salvataggio statale”.