Air Italy, Giovanni Satta: “La Regione intervenga per sospendere la vendita delle attrezzature”.
“La Società Air Italy sta proseguendo il percorso di liquidazione, senza tenere conto della storia del polo aeronautico di Olbia (Alisarda, Meridiana e Air Italy) e con la quasi totalità dei dipendenti posti in cassa integrazione”. Questa la denuncia del consigliere regionale dei Riformatori, Giovanni Antonio Satta, sui recenti sviluppi del percorso di liquidazione di Air Italy, ovvero la pubblicazione dello schema del Piano Industriale 2021-2025 della Newco Alitalia denominata ITA, di cui è azionista il MEF (Ministero Economia e Finanza) e che prevede la costituzione di una società controllata con competenze specifiche nel settore delle manutenzioni degli aeromobili.
“Purtroppo – secondo l’esponente dei Riformatori Sardi – nel Piano non compare alcun indirizzo per il riassorbimento del personale in generale e, in particolare, dell’attuale divisione tecnica manutentiva di Air Italy (circa 140 unità, di cui 100 ad Olbia) e per il destino del centro attualmente esistente ad Olbia”.
Una criticità emersa nonostante il know how dell’attuale personale della società, per il consigliere Satta: “La divisione tecnica manutentiva di Air Italy è in grado di svolgere attività di alto livello internazionale presso l’hangar di Olbia, come manutenzione pesante, manutenzione di linea (manutenzione leggera) su aerei in transito, oltre le manutenzioni di componenti aeronautici e che il personale preposto altamente qualificato è difficilmente reperibile sul mercato del lavoro”.
“Per questi motivi, insieme ai colleghi consiglieri dei Riformatori Sardi, chiedo un intervento urgente al fine di evitare il trasferimento dell’attività attualmente esistente ad Olbia. L’ingresso della RAS come socio della costituenda società rafforzerebbe il resto dell’Aeroporto, senza disperdere il patrimonio tecnico di alto valore, e potrebbe assicurare il posto di lavoro a cento dipendenti”.
Foto Sardegnagol riproduzione riservata