Agricoltura, i post-millennials riscoprono l’agroalimentare.

Secondo uno studio congiunto realizzato dall’Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura (Enpaia) e il CENSIS, “La riscoperta dell’agricoltura nella youth economy”, per l’88,7% giovani tra 15-24 anni l’agricoltura sostenibile rappresenta un’opportunità lavorativa. Per il 51,7% dei giovani, in particolare, il settore agricolo si rilancerà prima degli altri nel periodo post Covid-19 e per l’82% questa ripresa supporterà la ripresa di altri settori in difficoltà, come il turismo e la filiera agroalimentare. Le nuove generazioni, insomma, riscoprono l’agricoltura, come dimostrano i dati sulle nuove imprese agricole giovanili nate nell’ultimo decennio, circa l’11,3%.

Non sorprende, allora, che quasi il 91,7% dei giovani italiani sia favorevole a dare aiuti alle imprese agricole interessate a investire nelle diverse forme di sostenibilità ambientale, più rispettose di nuovi stili di vita e più collegate a un’economia di tipo circolare e digitale. L’agricoltura giovanile, infatti, rappresenta il segmento interno dove è più alta l’incidenza di nuove tecnologie.

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Per i giovani, prosegue lo studio, la sostenibilità resta il criterio regolatore per eccellenza di economia e società, capace di educare verso un maggiore rispetto dell’ecosistema. Pensando al post Covid-19, infatti, emerge che il 62,8% farà più attenzione a ridurre gli sprechi, con quote analoghe tra Generazione Z (60,7%) e Millennial (63,5%), mentre il 46,4% presterà maggiore attenzione alla raccolta differenziata, il 32,2% acquisterà prodotti locali.

Sono alte le quote dei giovani che invece non hanno fiducia nelle istituzioni: il peggior consenso si registra per i partiti politici (78% GenZ, 75% Millennial), seguiti dalle amministrazioni locali (62% GenZ, 61% Millennial), dalla Pubblica amministrazione (61% GenZ, 61% Millennial) e sistema dei media (50% GenZ, 54% Millennial).

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Secondo il presidente della Fondazione Enpaia, Giorgio Piazza, “i dati dell’Osservatorio dimostrano come il settore agricolo costituisca un asset strategico per l’economia nazionale e per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese. L’agroalimentare è il settore del futuro e sarà il traino per la ripresa economica del Paese post pandemia”.

Per il presidente del CENSIS – coautore della ricerca – Giuseppe De Rita “per tornare a crescere non basteranno piani dall’alto e tanti soldi: fondamentale sarà stimolare la voglia di fare impresa degli italiani. I giovani sono pronti a giocarsela in agricoltura, sono un esempio concreto di come ripartire dal basso, dalla voglia di fare delle persone”.

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foto europarl.europa.eu