Afghanstan, martedì le audizioni dei ministri degli Esteri e della Difesa. Mario Draghi: “Protezione umanitaria per collaboratori e categorie più vulnerabili”.
La crisi afghana e i suoi drammatici ultimi sviluppi sono stati valutati ieri dall’Ufficio di Presidenza della Commissione Esteri della Camera dei Deputati, convocato in via informale dal presidente Piero Fassino.
Unanime il sostegno alla azione di evacuazione del personale italiano, dei collaboratori afghani e di quanti si sono impegnati in questi anni sul fronte umanitario e della cooperazione con la popolazione afghana.
Tutti i partecipanti hanno convenuto sulla necessità di un passaggio parlamentare con l’audizione dei Ministri competenti di fronte delle Commissioni Esteri e Difesa che sulla base delle intese tra i Presidenti delle Commissioni di Camera e Senato e della disponibilità manifestata dai Ministri potrà essere programmata per martedì 24 agosto.
In occasione della sua ultima visita a Kabul nel mese di gennaio 2021, il ministro Lorenzo Guerini affermò che “parteciperemo insieme agli Alleati della NATO al dibattito sul futuro della Missione in rapporto allo sviluppo del negoziato di Doha. La posizione italiana è riflessa nella formula che richiama l’impegno dei Paesi NATO in Afghanistan: insieme abbiamo avviato la Missione, insieme ne abbiamo adattato l’assetto e insieme la concluderemo quando saranno soddisfatte le condizioni che garantiscono una pace duratura e il consolidamento dei risultati ottenuti attraverso l’assistenza alle istituzioni locali…siamo consapevoli che il 2021 sarà un anno decisivo per il futuro del Paese e, nell’ambito delle decisione assunte con gli alleati della NATO, continueremo a fornire tutto il supporto necessario”.
Sul fronte della protezione umanitaria sono arrivate le prime conferme al termine della conversazione telefonica tra la Cancelliera Angela Merkel e il Presidente del Consiglio Mario Draghi: “Nel corso del colloquio – ha dichiarato il Premier italiano – è stata discussa la protezione umanitaria di quanti hanno collaborato con le Istituzioni italiane e tedesche in questi anni e delle categorie più vulnerabili, a partire dalle donne afghane. Sono state inoltre approfondite le possibili iniziative da adottare in ambito Unione Europea, G7 e G20 a favore della stabilità dell’Afghanistan e a tutela delle conquiste in materia di diritti umani e di libertà fondamentali conseguite nel corso degli ultimi vent’anni”.
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