Affitti e povertà: sempre meno accessibile il diritto alla casa in Ue.
Aumentano gli affitti e il disagio economico nell’Ue. Quasi la metà dei cittadini e delle cittadine europee in locazione nei 27 Paesi dell’Unione, infatti, è a rischio di povertà, confermando che il tema della casa, fatti i dovuti distinguo, non è una priorità per gli Stati membri.
Negli ultimi tempi, evidenziano da Fondazione Openpolis, il mercato immobiliare (soprattutto degli affitti) nelle grandi città è bloccato, con prezzi più alti rispetto ai redditi medi che si traducono nell’impossibilità per molti di trovare un’abitazione dignitosa in locazione. Secondo stime dell’organizzazione mondiale per la sanità (Oms) relative al 2013, i cittadini europei passano circa il 90% del loro tempo in spazi chiusi. Gran parte di questo tempo è trascorso all’interno della propria abitazione, che per questo riveste un ruolo fondamentale nella vita di ognuno di noi.
Nonostante le autoreferenziali dichiarazioni circa la difesa del diritto alla casa – sancito all’interno della carta sociale europea – in Europa, al 2022, il 30,9% delle persone continua a vivere in immobili in affitto.
La Germania è l’unico stato membro in cui l’affitto è più comune rispetto alla proprietà (riguarda il 53,3% delle persone). Segue l’Austria con il 48,6%. Molto meno frequente invece nei paesi dell’est Europa, soprattutto in Romania dove quasi il 95% delle persone è proprietario. Anche in Slovacchia, Croazia e Ungheria i valori superano il 90%.
L’affitto è quindi relativamente più prevalente nell’Europa nord-occidentale, mentre il sud è più sbilanciato verso la proprietà. L’Italia, con il 25,7% della popolazione che si dichiara in affitto, è leggermente al di sotto della media Ue.
L’incidenza dell’affitto nella situazione abitativa delle persone è strettamente correlata con la loro situazione socio-economica. Chi ha salari più bassi ha maggiori difficoltà ad acquistare case – e in molti casi può incontrare ostacoli anche nell’ottenimento di un mutuo.
In 8 paesi membri (quasi tutti in Europa settentrionale) l’affitto è la condizione prevalente tra le persone a rischio povertà, ovvero, secondo Eurostat, tutti coloro che guadagnano meno del 60% del reddito mediano disponibile.