Aeroporto di Elmas, de Pascale: “Non ci sarà nessuna vendita, dismissione o privatizzazione”.
L’Aeroporto di Cagliari-Elmas non sarà venduto, dismesso o privatizzato. E’ questo il messaggio condiviso oggi dal Presidente della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano, Maurizio de Pascale, con l’obiettivo di fare chiarezza sull’operazione mirata alla creazione di un “sistema aeroportuale sardo” e rispondere ai recenti allarmi sollevati in più occasioni da Confcommercio Sud Sardegna, Federalberghi e da alcuni esponenti politici nazionali e regionali.
Un nuovo sistema unitario, composto dagli aeroporti di Alghero, Olbia e Cagliari, disegnato con il fine di riequilibrare il potere contrattuale tra le compagnie di volo e i gestori degli scali aeroportuali sardi – come non ricordare il caso Ryanair ad Alghero – e, soprattutto, rendere il sistema di trasporto aereo dell’Isola più competitivo a livello internazionale. Strategia, hanno ricordato de Pascale e Francesco Sciaudone (Studio Grimaldi), che a regime permetterà di passare dagli attuali 8,1 milioni di passeggeri l’anno a circa 12 milioni, con importanti ricadute nel territorio in termini di indotto e occupazione.
Progetto, quindi, mirato alla creazione di una sinergia tra i principali aeroporti della Sardegna. Una operazione fondamentale secondo l’organo camerale per passare dall’assenza di integrazione alla creazione di una rete di infrastrutture aeroportuali. “Stiamo operando secondo quanto stabilito dalle linee guida del MiMS – il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili -, delle raccomandazioni della Commissione europea e coerentemente con quanto si sta facendo in Toscana, Campania e in Lombardia con gli aeroporti di Orio al Serio e Malpensa”, ha dichiarato in apertura il Presidente de Pascale.
Proseguendo sul filone della legittimità dell’operazione il presidente ha poi ribadito la piena adesione dell’operato della Camera alle regole pubblicistiche: “Siamo un ente controllato dalla Corte dei Conti e dall’ENAC – l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile -. Quest’ultima, ancora, sta seguendo passo dopo passo il processo. Chi soffia contro una strategia di sviluppo in termini di sistema troverà sempre uno strenuo oppositore nella Camera di Commercio”.
Un chiaro messaggio che, guardando alla tempistica delle recenti polemiche e della presentazione del progetto per la creazione del sistema aeroportuale sardo, dovrebbe far riflettere circa la dinamica degli eventi: “La Camera ha presentato per la prima volta il progetto a tutte le associazioni di categoria, sindacati, ordini professionali, banche e assicurazioni lo scorso 18 dicembre. Il 13 maggio – prosegue de Pascale -è stato illustrato in Consiglio camerale il progetto di integrazione degli aeroporti di Cagliari, Alghero e Olbia. In particolare, la presentazione è stata fatta sulla base degli approfondimenti svolti dalla SOGAER con i consulenti incaricati per i diversi profili di competenza – anche nella prospettiva del PNA in corso di definizione da parte delle competenti autorità – al fine di istruire nel modo più corretto e trasparente le importanti valutazioni che la Camera, nella sua qualità di azionista di controllo di SOGAER, è chiamata a fare in ragione degli sviluppi del trasporto aereo nel mercato globale”.
“In tale contesto si è ritenuto di approfondire la fattibilità di una operazione di integrazione societaria con la Holding F2i Ligantia, che come noto controlla GEASAR e SOGEAAL, al fine di pervenire ad un assetto societario che consentisse di assicurare alla Camera di Commercio una partecipazione particolarmente rilevante e di controllo non solo sull’aeroporto di Cagliari ma anche degli altri scali, nel contesto del sistema aeroportuale sardo in via di definizione. La Camera di Commercio – ha aggiunto de Pascale – ha quindi ritenuto che l’ipotesi di integrazione tra gli aeroporti sardi si caratterizzi per essere coerente con il riordino dei sistemi aeroportuali in corso a livello nazionale e consenta di poter sostenere gli investimenti e affrontare le prossime sfide richieste da un settore profondamente rivoluzionato dalla pandemia, nonché rafforzare il territorio regionale nella sua capacità di competere sui mercati internazionali del turismo e della mobilità e di confrontarsi in modo sempre più efficace con gli operatori del trasporto aereo”.
Guardando, ancora, al timing dell’operazione entro la fine dell’estate dovrebbero terminare le operazioni di analisi in capo alla SOGAER, mentre l’iter dovrebbe ipoteticamente concludersi a fine anno, con la conclusione della due diligence, la verifica delle perizie e il recepimento dei pareri degli organi competenti.
Su come sarà la gestione della nuova società, Francesco Sciaudone dello Studio Grimaldi, ha ricordato, infine, che per la Holding F2i Ligantia (in possesso del 79,8% della GAESAR di Olbia e del 71,25% della SOGEEAL di Alghero) e la Camera di Commercio di Cagliari-Oristano (che detiene il 94% della SOGAER, società di gestione dell’Aeroporto di Elmas) sarà prevista, con tutte le formalità del caso tipiche delle operazioni societarie, “la previsione di puntuali poteri di governance idonei ad assicurare – nella piena continuità dei rapporti concessori in essere da parte delle società di gestione – il controllo congiunto della stessa holding, nonché la modifica della denominazione della società e il trasferimento della sua sede legale a Cagliari”.
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