Acquisizione crediti deteriorati da MPS, Corte dei Conti: “Portafoglio rilevante”.
È rilevante il portafoglio di crediti deteriorati di Monte dei Paschi di Siena acquisito da AMCO spa nel 2020: l’acquisizione e il suo perfezionamento hanno contraddistinto, per l’anno in esame, la gestione operativa della società di intermediazione finanziaria, interamente partecipata dal Mef e attiva sul mercato dei crediti deteriorati.
È quanto emerge dalla relazione sulla gestione finanziaria 2020 di Asset Management Company spa (AMCO), approvata dalla Sezione controllo enti della Corte dei conti, in cui la magistratura contabile evidenzia come l’operazione sia stata realizzata nella forma di una scissione parziale, non proporzionale, asimmetrica di un ramo della banca.
AMCO, che nel 2017 è stata coinvolta nella gestione della crisi finanziaria delle ex banche venete (Veneto Banca, Banca popolare di Vicenza) in qualità di cessionario di due compendi di crediti deteriorati delle stesse, ha, in seguito, sviluppato l’attività di acquisizione di portafogli di NPE (non performing exposures).
Positivi nel complesso – rileva la Corte – i risultati e i dati di bilancio 2020, malgrado gli effetti pandemici sulle attività finanziarie e gestionali della società. Il bilancio individuale presenta un risultato economico positivo (74.800.684 euro), in crescita rispetto al 2019. Tra le componenti attive, si registra l’incremento delle commissioni nette (+4,9%) e del margine di intermediazione (+ 59,8%).
Per quanto attiene ai dati patrimoniali del bilancio, l’incremento complessivo dell’attivo ammonta a circa 6,8 miliardi di euro. In crescita sul 2019 anche l’attivo del bilancio consolidato (6.900.372.000 euro), lievemente maggiore di quello individuale, con uno scostamento dovuto principalmente all’incidenza delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, risultate superiori per circa 100.000 euro. Il patrimonio netto del bilancio consolidato si presenta migliore rispetto a quello individuale, per effetto dell’incremento dell’utile, del sovrapprezzo di emissione e dell’operazione Monte dei Paschi di Siena.
Tra le passività più consistenti, risultano quelle dovute a titoli in circolazione (circa 2,9 milioni di euro) con un’incidenza delle notes senior di cartolarizzazione emesse dalla controllata Fucino NPL’s srl e dei prestiti obbligazionari senior unsecured, emessi dalla capogruppo nel 2019 e 2020.
Per quel che concerne l’attività di gestione e recupero dei crediti conferiti nei Patrimoni Destinati delle ex banche venete, nel 2020 AMCO ha retrocesso flussi di cassa per complessivi euro 550 milioni, in flessione rispetto al dato 2019.