Acque, adottati due nuovi piani di gestione nell’Isola.
Il Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino ha adottato due nuovi piani per la pianificazione delle risorse idriche nell’Isola: il Piano di Gestione del Distretto idrografico della Sardegna e il Piano di Gestione del Rischio di alluvioni (PGRA).
Il Piano di Gestione del Distretto idrografico della Sardegna (documento fondamentale previsto dalla Direttiva Quadro sulle Acque), istituisce un quadro uniforme a livello comunitario in materia di risorse idriche, per la protezione di tutte le acque – superficiali interne, acque di transizione, acque costiere e sotterranee – con l’obiettivo di assicurare la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento, agevolare l’utilizzo idrico sostenibile, proteggere l’ambiente, migliorare le condizioni degli ecosistemi acquatici e mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità, anche attraverso il coinvolgimento attivo dei diversi Soggetti territoriali e delle comunità. Più nel dettaglio, il Piano di gestione presenta analisi riguardanti l’intero sistema dei corpi idrici del bacino della Sardegna, la rilevazione delle pressioni e degli impatti, una panoramica sulle aree protette, una disamina dello stato delle acque superficiali e sotterranee, l’analisi economica, gli obiettivi ambientali e, quale strumento operativo, il programma delle misure da adottare per garantire un uso sostenibile della risorsa idrica.
Il Piano di Gestione del Rischio di alluvioni (PGRA) è invece finalizzato alla riduzione delle conseguenze che derivano dalle alluvioni sulla salute umana, sull’ambiente e sulla società. Il Piano è esteso all’intero territorio regionale della Sardegna e si integra, coordinandoli, con gli altri piani vigenti per la mitigazione del rischio idrogeologico, ovvero il Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) e il Piano Stralcio delle Fasce Fluviali (PSFF). Il PGRA costituisce la base conoscitiva e operativa che supporta le attività di pianificazione locale indirizzandole alla considerazione di tutti gli elementi per la mitigazione del rischio idrogeologico e all’attuazione delle necessarie misure di preparazione, prevenzione e protezione. Costituendo un supporto alla pianificazione territoriale locale, è indirizzato in primo luogo agli amministratori locali, ai tecnici, ai professionisti e in generale a tutti i soggetti che istituzionalmente sono coinvolti nella pianificazione delle attività di mitigazione del rischio idrogeologico, ma è anche rivolto ai cittadini e a tutti coloro che pur senza specifiche competenze tecniche sono interessati dalle conseguenze delle alluvioni e quindi sono chiamati a contribuire attivamente nelle attività di prevenzione e di riduzione della pericolosità in caso del verificarsi di eventi alluvionali.
Entrambi i Piani, adottati nel corso dell’ultima riunione del Comitato Istituzionale d’Ambito, sono l’esito di un lungo e articolato processo che ha coinvolto l’Amministrazione regionale, Enti e Agenzie del sistema Regione, mondo accademico, esperti, portatori di interesse, istituzioni ed enti locali, ordini professionali, associazioni e cittadini.
“I nuovi strumenti – ha spiegato l’Assessore dei Lavori Pubblici, Aldo Salaris – costituiscono il fondamento per il monitoraggio dello stato della risorsa idrica e delle condizioni di sicurezza idrogeologica e consentono alla Sardegna non solo di adempiere alle stringenti disposizioni delle direttive comunitarie (evitando così di incorrere in procedure di infrazione), ma soprattutto di mettere a disposizione dell’intero bacino regionale sardo due fondamentali strumenti di gestione del territorio e di supporto alla programmazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e degli altri programmi di finanziamento”.
Dopo il parere della quarta Commissione del Consiglio regionale i Piani verranno approvati con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.
Foto di Marina Federica Patteri