Abodi a Nùoro per l’inaugurazione dell’Hub di Invitalia: “Accorciare distanze tra giovani e imprese”.

Andrea Abodi, ministro per lo Sport e le Politiche giovanili, ha inaugurato oggi a Nùoro il nuovo Hub di Invitalia dedicato al sostegno dell’inclusione lavorativa dei giovani. Una iniziativa che si appresta (solo il tempo potrà darcene conferma) ad aggiungersi alle diverse iniziative estemporanee e di scarso impatto sostenute dalle istituzioni nazionali e locali nel campo del lavoro e dell’impresa giovanile.

Azione, probabilmente, priva di alcun coinvolgimento degli stessi giovani e delle organizzazioni giovanili del territorio, nonché parca di alcun tenore di coprogettualità dal basso. Elementi (sfuggiti anche alla ormai sempre più acritica stampa mainstream) che se confermati potrebbero condannare la nuova iniziativa “autocelebrata” oggi a rappresentare l’ennesima “cattedrale nel deserto” per i/le giovani sardi/e.

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Come non rimarcare, giusto per rinfrancare la memoria di qualcuno/a, le iniziative di scarso impatto come il Job Day Sardegna o il programma Talent Up per l’imprenditoria giovanile nell’Isola?

Ma della bontà dell’iniziativa è certo l’esponente dell’Esecutivo Meloni: “Questo hub ha la funzione di accorciare le distanze tra giovani lavoratori e imprese. Una misura importante in un territorio che ha necessità di nuove opportunità e di occupazione e di accelerare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro”, ha dichiarato Andrea Abodi.

Difficile, però, come ricordato dal pregresso, che tali opportunità possano sostanzializzarsi grazie alle iniziative calate dall’alto, nonché manchevoli di una puntuale analisi dei bisogni e, quindi, di ascolto degli stessi beneficiari (ricordiamolo i giovani).

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Infine, anche nell’eventualità che tali hub possano portare a qualche risultato, come risolvere l’annoso problema dei “paraculi” contributi a fondo perduto per gli aspiranti imprenditori? Ricordiamolo, contributi accessibili nella stragrande maggioranza dei casi, solo ed esclusivamente per gli aspiranti imprenditori in possesso di garanti e risorse proprie. Ma su questo punto – escludendo a priori il limite concettuale dell’attuale maggioranza di Governo nell’Isola – il ministro Abodi non ha ancora battuto un colpo.

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