Al Jolani compie stragi di massa e la Commissione UE eroga fondi in Siria.

Negli ultimi mesi, le forze jihadiste guidate da Al Jolani, che hanno preso il controllo della Siria, si sono rese protagoniste di stragi di massa e atti di terrorismo contro civili, in particolare contro le minoranze etniche e religiose, come cristiani e alawiti.

Queste violenze, insieme alla soppressione di chi difende un futuro laico e democratico per il Paese, hanno suscitato preoccupazioni a livello internazionale. Nonostante l’evidenza dei crimini, la Commissione Europea sta invece finanziando, con miliardi di euro dei cittadini europei, un governo instabile e lontano dal rispetto dei principi fondamentali dello Stato di diritto, come quello guidato da Al-Jolani.

Una circostanza (tutto sommato non nuova visto quanto fatto negli ultimi 3 anni in Ucraina) che solleva interrogativi urgenti e legittimi, come quelli posti dall’eurodeputato Giorgos Georgiou del gruppo La Sinistra nella sua interrogazione alla Commissione.

L’esponente greco ha infatti chiesto chiarimenti sulle misure che la Commissione intende adottare per fermare le violenze delle forze jihadiste e prevenire l’esodo forzato di nuovi rifugiati, e su come l’UE intenda garantire che il dialogo nazionale lanciato a febbraio soddisfi veramente le aspirazioni di tutta la società siriana.

Tuttavia, la continua erogazione di fondi a un governo che non solo non ha il controllo reale del territorio, ma non rispetta nemmeno i diritti fondamentali dei propri cittadini, solleva preoccupazioni circa l’efficacia (e coerenza) della politica estera dell’Unione Europea. Anziché sostenere un regime che perpetua violazioni dei diritti umani, l’UE dovrebbe rivedere le sue priorità e destinare risorse a soluzioni che promuovano davvero la pace, la stabilità e il rispetto per lo Stato di diritto in Siria.

In questo contesto, la Commissione Europea ha la responsabilità di adottare un approccio più rigoroso, non solo per fermare le violenze e il terrorismo, ma anche per evitare che fondi pubblici vengano utilizzati per sostenere regimi che perpetuano oppressione e instabilità.

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