Continuità territoriale e trasporti insulari, ECR: “Più trasparenza e sostenibilità”.
Oggi, la Commissione Europea, dopo 4 lunghi mesi ha finalmente risposto all’interrogazione scritta presentata da un gruppo di eurodeputati del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR), tra cui Ruggero Razza, Paolo Inselvini e Sergio Berlato, sulle criticità legate alla continuità territoriale e ai trasporti verso le isole.
Nonostante gli accordi esistenti, come il Memorandum d’Intesa tra il governo italiano e le regioni insulari, persistono problemi legati agli elevati costi delle rotte marittime e aeree, alla scarsa trasparenza degli operatori del trasporto e alla necessità di migliorare le infrastrutture senza compromettere l’ambiente fragile delle isole.
La Commissione, tramite il commissario Apostolos Tzitzikostas, ha ribadito che il quadro normativo europeo prevede già strumenti per garantire collegamenti efficienti e sostenibili per le isole. Le norme Ue, secondo l’esponente della Commissione von der Leyen, garantirebbero mercati aperti e concorrenza tra operatori. Ancora, sempre secondo il membro della Commissione, gli oneri di servizio pubblico assicurano agli Stati membri una connettività adeguata per le isole (commissario venga in Sardegna per farsi una reale idea della questione…). Resta però agli Stati membri l’onere di vigilare sull’applicazione delle norme e sulla tutela dei passeggeri.
Sul fronte della sostenibilità ambientale, inoltre, Tzitzikostas ha rimarcato il ruolo della rete transeuropea dei trasporti, il cosiddetto TEN-T, per il potenziamento delle infratrutture e dei collegamenti con le isole e, infine, che i fondi della politica di coesione stanno già facendo molto per assicurare la sostenibilità del trasporto insulare (rilanciamo l’invio al commissario per venire nell’Isola e cambiare il tono di tale narrazione autoreferenziale).
foto European Committee of the Regions