Washington attende il sostegno di Kiev agli accordi tra Russia e USA.
Gli Stati Uniti si aspettano che il governo ucraino sostenga gli accordi raggiunti nella recente conversazione telefonica tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader statunitense Donald Trump. Lo ha dichiarato l’inviato speciale della Casa Bianca, Steven Witkoff, in un’intervista a Fox News.
“I miei incontri con il presidente Putin sono stati intensi e produttivi”, ha riferito Witkoff, sottolineando che i due colloqui – il primo di circa tre ore e mezza e il secondo di quattro ore – hanno permesso di restringere significativamente il campo delle divergenze”.
Tra i principali punti discussi figura un cessate il fuoco sulle infrastrutture energetiche, un tema che, secondo Witkoff, le parti tentavano da tempo di affrontare. Inoltre, si sarebbe trovato un accordo preliminare su una tregua nel Mar Nero, con l’auspicio che anche l’Ucraina vi aderisca.
“Abbiamo ancora alcuni dettagli da definire, naturalmente, ma il lavoro proseguirà da domenica a Jeddah“, ha aggiunto l’inviato speciale, senza fornire ulteriori dettagli sui colloqui imminenti.
Secondo Witkoff, gli Stati Uniti invieranno a Jeddah una delegazione guidata dal Consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz e dal Segretario di Stato Marco Rubio, con l’obiettivo di consolidare i progressi già ottenuti.
“Fino a poco tempo fa, mancava un consenso su due questioni fondamentali: il cessate il fuoco sulle infrastrutture energetiche e la moratoria sugli attacchi nel Mar Nero. Oggi siamo arrivati a un punto di svolta e il passo verso una tregua completa è più breve di quanto non fosse in precedenza”, ha dichiarato.
Witkoff ha inoltre sottolineato l’apertura del Cremlino: “Il presidente Putin ha condiviso l’approccio del presidente Trump, esprimendo la volontà di evitare ulteriori perdite di vite umane sul campo”.
Le consultazioni di Jeddah rappresentano, dunque, un passaggio chiave per il proseguimento del dialogo diplomatico, con Washington che ora attende la risposta di Kiev sugli sviluppi della trattativa.
foto Courtesy of the White House