Decadenza Todde, l’opposizione sembra esserci: “5S vogliono creare cortina fumogena”.
Diversamente da quanto si sta professando in queste ore all’interno del centrosinistra o, peggio, nei post social customizzati per analfabeti istituzionali e groupies, la questione “decadenza” non è per nulla archiaviata e la posizione della “decaduta Todde” rimane immutata. Basterebbe saper leggere le delibere della Corte dei Conti, invece di abusare della credulità e, diciamolo, dell’ignoranza dell’uomo/donna della strada.
Aspetto rimarcato oggi dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Paolo Truzzu: “Non è credibile che i cinquestelle non sappiano leggere una delibera della Corte dei Conti, che non riguarda la rendicontazione della candidata Todde, perciò è evidente che vogliano creare una cortina fumogena, in palese malafede, per nascondere la loro sciatteria. Con l’aggravante che vorrebbero far apparire i loro errori come un complotto del centrodestra, mentre la contestazione sulla regolarità è stata fatta da un organo di garanzia presieduto da un magistrato”.

Il Movimento 5 Stelle, infatti, oggi – mentre l’Isola perde sempre opportunità – ha presentato la delibera della Corte come una conferma della correttezza del rendiconto della Todde. Ma in realtà, il rapporto specifica che la verifica dei rendiconti dei singoli candidati spetta al Collegio regionale di garanzia elettorale, che opera presso la Corte d’Appello della regione di riferimento. Di conseguenza, qualsiasi interpretazione che vada oltre questa indicazione non può che risultare forzata e ingannevole.
Il controllo della Corte, va ricordato, riguarda la regolarità contabile, non la conformità delle spese alle norme elettorali. Insomma, sembrerebbe, quindi, che si sta sviando l’attenzione con la solita buona dose di disinformazione e autoreferenzialità, mentre il tema “decadenza Todde” resta certo e immutato.
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