Cyberbullismo e disabilità: la richiesta di maggiore supporto nelle scuole.
Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione, il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo continua a destare preoccupazione in tutta Europa. I dati sono allarmanti: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 2024 il 15% degli adolescenti europei è stato vittima di cyberbullismo. In Italia, la situazione non è migliore: nella provincia di Bergamo, un giovane su cinque tra i 9 e i 16 anni ha subito episodi di bullismo.
A pagare il prezzo più alto sono gli studenti con disabilità, che hanno il 2% di probabilità in più rispetto ai loro coetanei di essere vittime di questi atti vessatori. Per loro, gli effetti psicologici e fisici del bullismo, amplificati dall’uso pervasivo dei social media, possono essere devastanti.
Di fronte a questa emergenza, l’eurodeputata Lara Magoni (ECR) ha presentato un’interrogazione scritta alla Commissione Europea, chiedendo chiarimenti sulle misure previste per contrastare il fenomeno. In particolare, Magoni ha sollecitato interventi concreti per migliorare l’educazione digitale nelle scuole e la formazione degli insegnanti, affinché siano preparati a gestire e prevenire episodi di bullismo, sia fisico che online.
Un altro punto centrale della richiesta riguarda la creazione di programmi specifici per i giovani con disabilità, al fine di aiutarli a navigare in rete in modo sicuro e consapevole, riducendo il rischio di diventare bersagli di atti di cyberbullismo.
Ora la parola passa alla Commissione, chiamata a rispondere su come intenda sostenere gli Stati membri nella lotta contro un fenomeno che, con l’evoluzione del digitale, continua a mettere a rischio la salute mentale e il benessere di migliaia di giovani in Europa.
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