Vaccini e salute: il dibattito continua in Europa.
Il tema della vaccinazione torna al centro del dibattito politico e scientifico nell’Unione Europea. L’eurodeputato Gerald Hauser (PfE) ha presentato un’interrogazione scritta alla Commissione Europea, citando uno studio che sostiene che le persone non vaccinate sarebbero meno soggette a malattie croniche e letali come il cancro.
Secondo la ricerca, condotta da un team guidato dalla scienziata Joy Garner, esisterebbe una netta differenza nei tassi di incidenza di patologie come malattie cardiache, diabete, disturbi dello sviluppo e autismo tra soggetti vaccinati e non vaccinati negli Stati Uniti. Lo studio affermerebbe che chi non ha mai ricevuto vaccini avrebbe un rischio di malattia e mortalità significativamente inferiore.
Alla richiesta di Hauser di chiarimenti sulla presenza di studi simili nell’UE, il Commissario europeo Olivér Várhelyi ha risposto smentendo la validità dello studio citato. “La ricerca menzionata non rispetta gli standard scientifici di base e i suoi risultati non sono in linea con le evidenze consolidate,” ha dichiarato Várhelyi, sottolineando il ruolo essenziale della vaccinazione nella prevenzione delle malattie infettive.
La Commissione ha inoltre precisato di non essere a conoscenza di studi comparativi su larga scala tra vaccinati e non vaccinati in Europa, ma ha ribadito che numerose ricerche scientifiche dimostrano come i vaccini prevengano infezioni che potrebbero portare a complicazioni croniche. Al contrario, non esistono prove che colleghino i vaccini a un aumento del rischio di malattie croniche.
Infine, in merito alla presenza di gruppi non vaccinati nell’UE, la Commissione ha segnalato che alcune fasce della popolazione, in particolare quelle socio-economicamente svantaggiate, presentano tassi di vaccinazione inferiori. Tuttavia, grazie al monitoraggio condotto dagli Stati membri e al supporto del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), vengono adottate misure per garantire una copertura vaccinale adeguata.
Mentre il dibattito prosegue, l’UE ribadisce il proprio impegno nel promuovere la vaccinazione come strumento fondamentale di salute pubblica.
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