Femminicidio: il Governo approva il Disegno di Legge. Sì all’ergastolo.
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a un disegno di legge che introduce il reato specifico di femminicidio e prevede nuove misure per il contrasto alla violenza sulle donne e la protezione delle vittime. Il provvedimento, secondo Palazzo Chigi, rappresenta un intervento normativo di ampia portata per affrontare un fenomeno di drammatica attualità.
Il disegno di legge, in particolare, introduce nel codice penale la nuova fattispecie del femminicidio, punita con la pena dell’ergastolo. Sarà considerato femminicidio l’omicidio di una donna motivato da discriminazione, odio di genere, repressione dei suoi diritti o della sua libertà personale. Inoltre, lo stesso principio sarà applicato come aggravante per altri reati legati alla violenza di genere, prevedendo aumenti di pena fino a due terzi.
Oltre alla nuova fattispecie di reato, il provvedimento prevede una serie di interventi per garantire maggiore protezione alle vittime di violenza, a partire dall’audizione obbligatoria della vittima da parte del pubblico ministero nei casi di violenza di genere, senza possibilità di delega alla polizia giudiziaria, misure cautelari più severe, con la previsione della custodia in carcere o degli arresti domiciliari per gli imputati in presenza di esigenze cautelari, limitazioni ai benefici penitenziari per i condannati per reati di violenza di genere, formazione obbligatoria per i magistrati, per garantire una maggiore specializzazione nella gestione dei casi di violenza sulle donne e maggiori tutele per le vittime nelle procedure di risarcimento per femminicidio e reati connessi.
Il provvedimento si inserisce nel quadro degli obblighi assunti dall’Italia con la Convenzione di Istanbul e si allinea alle nuove direttive europee sulla lotta alla violenza di genere e alla tutela delle vittime di reato.
Con questa riforma, il Governo punta a rafforzare la risposta dello Stato contro la violenza sulle donne, introducendo strumenti più incisivi per la prevenzione, la repressione dei reati e la protezione delle vittime.
Parere condiviso dalla presidente del Consiglio dei ministri, Giorga Meloni, che, nell’occasione, ha dichiarato che “il Governo compie un altro passo avanti nell’azione di sistema che sta portando avanti fin dal suo insediamento per contrastare la violenza nei confronti delle donne e per tutelare le vittime. Norme che considero molto importanti e che abbiamo fortemente voluto per dare una sferzata nella lotta a questa intollerabile piaga”.
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