Disagio giovanile: in Lombardia sì ad una nuova proposta legislativa.

Diversamente da quanto rilevato nella XVI Legislatura (la sfigatissima del mandato Solinas), nel corso della quale le forze della maggioranza non sono state neanche in grado di far approvare una propria proposta di legge per la riforma del quadro normativo regionale per le politiche giovanili (ancora fermo alle legge 11 del 15 aprile 1999), in un’altra regione d’Italia, se mai ce ne fosse bisogno di rimarcarlo, il Legislatore regionale continua ad avere una maggiore considerazione verso i/le giovani del proprio territorio.

Come nel caso del Consiglio regionale della Lombardia, la cui Commissione Cultura ha approvato il progetto di legge per il contrasto al disagio giovanile presentato dalla relatrice Maira Cacucci (FdI), recante “Misure concrete ed efficaci per mettere al centro della vita i giovani delle aree urbane e periferiche.

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Provvedimento che disciplina gli interventi regionali per la promozione dell’ascolto delle giovani generazioni nonché supportare l’organizzazione e lo svolgimento di iniziative educative dedicate ai giovani che versano in condizioni di disagio, in particolare nei contesti sociali più complessi e degradati, con uno stanziamento iniziale di 200mila euro.

Il provvedimento sostiene economicamente i progetti educativi di strada ovvero l’attività di educatori o volontari consistente nell’interazione con i giovani svolta sul territorio e in particolare nei luoghi di ritrovo abituale delle aree urbane, e rivolta a gruppi spontanei di adolescenti e giovani, con la finalità di far emergere problematiche, bisogni, idee e risorse in grado di contrastare e superare il fenomeno del disagio giovanile, anche attraverso la trasmissione di informazioni utili ai giovani facilitando il loro accesso ai servizi e alle iniziative di natura sociale e l’organizzazione di eventi o attività che consentano l’aggregazione e favoriscano la convivenza tra i giovani.

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L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale emetterà ogni anno entro il 24 gennaio, Giornata internazionale dell’educazione, un bando rivolto a enti locali e realtà del Terzo Settore che operino nell’ambito della prevenzione e del contrasto al disagio giovanile, associazioni culturali e sportive con sede in Lombardia, enti ecclesiastici ed enti religiosi operanti nel territorio regionale, per l’erogazione di contributi anche parziali a sostegno di questo tipo di attività.

“Finalmente – ha spiegato Maira Cacucci – i giovani conquisteranno il posto che meritano: il centro della vita culturale, sociale e politica. Il nostro obiettivo non è solo favorire progetti di contrasto alla devianza e al disagio ma agire sul fronte della prevenzione: ascolteremo le esigenze dei ragazzi, li aiuteremo ad esprimere le loro potenzialità e daremo loro tutte quelle opportunità che meritano. Si tratta di un investimento iniziale per garantire risposte concrete a un tema mai come ora così attuale e preoccupante. L’educativa di strada è uno degli strumenti fondamentali per costruire relazioni di fiducia tra giovani ed educatori, offrendo un’alternativa concreta alla solitudine e alla devianza, in particolare agli abusi di sostanze stupefacenti e alcool. I progetti finanziati dovranno concentrarsi su attività di supporto educativo, sociale e sportivo, cercando di rendere la strada stessa uno spazio sicuro per la socializzazione dei nostri giovani. È un primo piccolo passo – ha concluso Cacucci – la strada è lunga ma riteniamo che questa legge sia un buon punto di partenza sperimentale”.

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