Udito. Patologie trascurate. Gli esperti: “Giovani attenzione a videogiochi e musica”.

Nel frastuono quotidiano che ci circonda ogni giorno, la salute dell’udito è spesso trascurata. Eppure il suo impatto sulla qualità della vita è enorme . La perdita uditiva, inoltre, non riguarda solo le persone anziane: colpisce giovani e adulti, minando la comunicazione, le relazioni sociali e la sicurezza personale. Oltre un miliardo e mezzo di persone in tutto il mondo ha una qualche forma di disabilità uditiva. Di queste, 430 milioni hanno una disabilità uditiva invalidante. Secondo l’Oms, inoltre, sono oltre un miliardo i giovani a rischio per esposizione prolungata a suoni forti come la musica ma anche quelli che escono dai videogiochi.

Prevenire i problemi di udito, oggi, è possibile. Anche grazie a cinque giusti comportamenti da tenere a mente per evitare danni irreversibili: proteggere l’udito dai suoni forti, prevenire la perdita dell’udito, controllare regolarmente l’udito, utilizzare dispositivi acustici quando è necessario e sostenere quanti vivono con una disabilità uditiva.

LEGGI ANCHE:  Disoccupazione giovanile: nel mondo è ora al 13%. 1 su 5 è Neet.

Di questo e altro si è discusso a Roma nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio. È qui che Udito Italia ha celebrato per il decimo anno consecutivo il World Hearing Day, il più grande evento di sensibilizzazione sul tema della salute uditiva.

Ogni giorno, infatti, milioni di lavoratori sono esposti a livelli di voci potenzialmente dannosi e, superata una certa soglia, è fondamentale l’uso di dispositivi di protezione individuale come gli otoprotettori.

“L’udito – ha spiegato la presidente di Udito Italia, Valentina Faricelli – continua ad essere una patologia misconosciuta, trascurata. Eppure è davvero importante e condiziona la vita di tutti noi. Come Udito Italia siamo impegnati a portare conoscenza e sensibilizzazione su questo tema. Lo faremo fino al 3 marzo, giorno in cui viene celebrato il World Hearing Day, indetto dall’Organizzazione mondiale della sanità, quando lanceremo la nostra campagna ‘Ascolta responsabilmente”.

LEGGI ANCHE:  Vendevano olio lubrificante contraffatto: 5 denunce nel nuorese.

Crescono poi i problemi legati all’ipoacusia. I nostri ambienti di vita, infatti, sono sempre più rumorosi e non c’è adeguata consapevolezza sulla necessità di proteggerci. Non ultimo il fattore culturale: l’ipoacusia continua a rimanere una cenerentola nella percezione del benessere generale, si arriva alla cura quando è ormai troppo tardi.

“Il problema dell’udito – ha precisato poi la presidente del Comitato scientifico di Udito Italia, Marcella Marletta -non è correlato all’età adulta. Oggi, infatti, sono molti i giovani che hanno problemi di udito, dovuti ai videogiochi e all’ascolto della musica a volume altissimo. La consapevolezza è fondamentale e lo è anche il cambio di mentalità, che deve partire dalle scuole, dalla formazione, dai giovani, che devono capire quanto sia importante il proprio udito”.

LEGGI ANCHE:  Acque, adottati due nuovi piani di gestione nell'Isola.