IA e pedopornografia: 25 arrestati al termine dell’operazione dell’Europol.
Al termine di una complessa operazione dell’Europol contro lo sfruttamento sessuale dei minori, che ha visto il coinvolgimento delle autorità di 19 Paesi, sono state arrestate 25 persone, risultate essere membri di un gruppo criminale esperto nella distribuzione di immagini di minori interamente generate dall’intelligenza artificiale (IA).
La maggior parte degli arresti è stata eseguita simultaneamente il 26 febbraio 2025 durante un’operazione globale (Operazione Cumberland) guidata dalle forze dell’ordine danesi.
insieme agli arrestati, sono stati identificati 273 individui e operati 173 sequestri.
Il principale sospettato, un cittadino danese arrestato nel novembre 2024, gestiva una piattaforma online in cui distribuiva il materiale generato dall’intelligenza artificiale da lui prodotto. In seguito a un simbolico pagamento online, utenti da tutto il mondo sono stati in grado di ottenere una password per accedere alla piattaforma e guardare i raccapriccianti video.
L’operazione Cumberland è stato uno dei primi casi che ha coinvolto materiale di abuso sessuale su minori (CSAM) generato dall’intelligenza artificiale, il che lo ha reso eccezionalmente impegnativo per gli investigatori, soprattutto a causa della mancanza di una legislazione nazionale che affronti questi crimini. A questo proposito, gli Stati membri dell’UE stanno attualmente discutendo una regolamentazione comune proposta dalla Commissione europea per affrontare questa nuova situazione e proteggere i bambini dall’essere abusati e sfruttati sessualmente.
Lo sfruttamento sessuale dei minori online resta una delle manifestazioni più pericolose della criminalità informatica nell’Unione Europea e continua a essere una delle massime priorità per le forze dell’ordine, che devono gestire un volume sempre crescente di contenuti illegali.
Il materiale sessuale infantile autogenerato costituisce una quota significativa del CSAM rilevato. I modelli di intelligenza artificiale in grado di generare o alterare le immagini vengono abusati dai trasgressori per produrre CSAM e per estorsione sessuale. Tali modelli sono ampiamente disponibili e si sono sviluppati rapidamente, con un output che ora assomiglia sempre di più a materiale autentico, rendendo più difficile l’identificazione come generato artificialmente.
Ciò pone sfide significative alle autorità nell’identificazione delle vere vittime. Anche nei casi in cui il contenuto è completamente artificiale e non viene raffigurata alcuna vittima reale, come nell’Operazione Cumberland, il CSAM generato dall’IA contribuisce comunque all’oggettivazione e alla sessualizzazione dei bambini.
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