La sanità sarda è una eterna Tela di Penelope. Continua la discussione dell’ennesima riforma.

Domani, alla luce della qualità dell’attività legislativa, il sempre più inutile organo legislativo sardo si riunirà per discutere il Disegno di legge n. 79 “Ulteriore proroga dell’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l’anno 2025” (ricordiamolo, abbiamo il Governo dei migliori ora) e il Disegno di legge 40/A “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020 n. 24”. Insomma, l’ennesima riforma del sistema sanitario regionale nell’Isola che in campagna elettorale era stata scongiurata dall’allora candidata Alessandra Todde, confermando, se mai ce ne fosse bisogno, la coerenza dei rappresentanti di spicco della “bassa politica” regionale.

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Aula che poi discuterà di altri “grandi temi” socio economici per l’isola, quali le misure attivate per arginare l’invasione del granchio blu e sull’ipotesi di riconoscimento dello status di Città Balneare o Comunità Marina.