Zaini troppo pesanti nelle scuole italiane, Novelli: “Urge soluzione”.

“Sottoscrivo ogni sillaba della circolare diffusa dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame. Gli zaini scolastici dei bambini delle elementari e delle medie sono troppo pesanti. Quell’atto non resti lettera morta. Ci sono studi medici e documenti ufficiali che denunciano l’urgenza di alleggerire il fardello che i bambini portano sulla propria schiena. Adesso si tratta di attuare quelle disposizioni, magari prevedendo blocchi didattici di due ore ed evitando giornate con cinque materie diverse”.

Lo afferma in una nota Roberto Novelli, consigliere regionale di Forza Italia, ricordando la sua iniziativa parlamentare dell’aprile 2019 “quando alla Camera dei Deputati avevo presentato la proposta di legge in materia di peso, dimensioni e trasporto dei libri di testo della scuola primaria e secondaria di primo grado. Le argomentazioni contenute nella circolare del direttore Beltrame poggiano sulle medesime basi dalle quali ero partito io: secondo le indicazioni del Consiglio superiore di sanità il peso dello zaino non dovrebbe superare il 10-15 per cento del peso corporeo del ragazzo e dovrebbe, inoltre, essere distribuito in modo uguale e simmetrico lungo il dorso, evitando che sia portato solo su una spalla per evitare deformazioni alla colonna vertebrale”.

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“Non solo – prosegue l’esponente forzista -: nel 1999 il Consiglio superiore di sanità sosteneva che la prevenzione delle rachialgie in età pre-adolescenziale e adolescenziale non può essere ristretta esclusivamente alla gestione del peso dello zainetto, ma quest’ultima va inserita all’interno di programmi più completi di ‘educazione alla salute’, in cui l’apprendimento di corrette posture e il potenziamento delle abilità motorie dovranno essere sviluppati con determinazione e capillarità”.

“C’è una vasta letteratura che tratta questi temi – evidenzia il consigliere regionale -, nessuno può chiamarsi fuori. Ma la teoria non basta, dobbiamo trasferirla in atti pratici. Come padre ho riscontri diretti di quanto questo tema sia attuale e urgente. Il Consiglio regionale non può intervenire
istituzionalmente in questa vicenda, ma possiamo avviare un’azione di moral suasion per valutare, naturalmente assieme all’Ufficio scolastico regionale che ha avuto il merito di riportare il tema sotto i riflettori e agli istituti scolastici come intervenire da subito, in vista, auspicabilmente, di alcune
misure più significative da introdurre il prossimo anno scolastico”.

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