7,7 milioni di donne scienziate nell’UE: +381mila in due anni. Italia “cattiva pratica”.

Nel 2023, nell’UE c’erano 7,7 milioni di donne scienziate e ingegneri, ovvero 381.200 in più rispetto al 2022, con una maggiore concentrazione nel settore dei servizi (45,6%) e nel settore manufatturiero (22,4%).

Tra i Paesi dell’UE, la percentuale di donne scienziate e ingegneri variava ampiamente nel 2023, con le quote più elevate registrate in Danimarca (50,8%), Spagna (50,0%) e Bulgaria (49,1%), Lettonia e Irlanda (ciascuna 49%). La più bassa rappresentanza di donne scienziate e ingegneri si è registrata in Ungheria (30,7%), seguita da Finlandia (31,4%), Italia (34,1%) e Slovacchia e Malta (ciascuna 34,3%).

Le donne scienziate sono risultate in maggioranza solo in 12 regioni dell’UE: 4 regioni della Spagna: Canarias (59,2%), Noroeste (54,2%), Centro (53,5%) e Noreste (52,2%); 2 regioni del Portogallo: Região Autónoma dos Açores (57,5%) e Madeira (55,8%); Makroregion Wschodni (56,5%) e Makroregion Centralny (52,6%) in Polonia, Severna i yugoiztochna in Bulgaria (54,4%), Norra Sverige in Svezia (51,5%), nonché Danimarca (50,8%) e Corsica in Francia (50,5%). 

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All’altro estremo della scala, la percentuale più bassa di scienziate è stata registrata nelle regioni ungheresi di Közép-Magyarország (30,1%) e Dunántúl (31,1%), seguite dalla regione tedesca del Baden-Württemberg (30,8%), dalla regione finlandese di Manner-Suomi (31,4%) e dal Sud in Italia (30,6%).