Giorno del Ricordo, Piantedosi: “La Repubblica custodisce questa memoria”.

“Oggi, nel Giorno del Ricordo, l’Italia rende omaggio alle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.” Lo dichiara il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, nel Giorno del Ricordo. “È un dovere istituzionale e morale commemorare chi ha sofferto e ha pagato con la vita o con l’esilio il prezzo dell’odio e dell’intolleranza. Questa giornata non è solo un momento di memoria, ma un impegno a preservare la verità storica e a trasmetterla alle future generazioni. Il dramma delle foibe e le sofferenze di chi fu costretto a lasciare la propria terra sono ferite che appartengono all’intera Nazione e che non possono essere dimenticate”.

“Oggi celebriamo anche la resilienza e il coraggio degli esuli – conclude il titolare del Viminale – , che hanno saputo ricostruire le loro vite senza mai rinunciare alla propria identità. Hanno trasformato il dolore in una testimonianza di speranza e di forza, contribuendo con la loro cultura e il loro lavoro alla crescita del nostro Paese. Ricordare significa anche riaffermare i valori della libertà, della democrazia e del rispetto della dignità umana, affinché le tragedie del passato siano monito per il presente e per il futuro”.

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Una storia che non deve essere dimenticata anche per la ministra del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone: “Il 10 febbraio è una giornata che impone a tutti il dovere del ricordo: mia mamma è nata ad Arsia, vicino Pola, in Istria, nel 1940 e conosco molto bene il dramma degli esuli giuliano-dalmati, la violenza titina contro la popolazione italiana e purtroppo anche l’oblio che fu fatto calare nell’immediato dopoguerra. Fu un dolore enorme per quelle famiglie, che persero i propri cari, furono poi cacciate dalla propria patria e infine divennero esuli in patria. La legge del 2004 ha riconosciuto il giusto rilievo a questa grande tragedia italiana nella nostra storia nazionale: ai martiri italiani, alle loro familiari e alle future generazioni che dovranno portare il testimone del ricordo, va il mio più sentito pensiero”.

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Una pagina di storia, spesso troppo dimenticata, che merita di essere conosciuta e difesa.

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