Ucraina, Zelenskyy vuole negoziare con Putin ma la Russia non tratta con un presidente illegittimo.

Presidente illegittimo dell’Ucraina dal 24 maggio 2024, Volodymyr Zelenskyy, dopo la vittoria americana di Trump dello scorso 5 novembre e, soprattutto, la perdita del supporto del “burattinaio” Joe Biden, ha recentemente lanciato (dopo 3 anni) messaggi distensivi per l’avvio dei negoziati con Mosca. 36 mesi di devastazione e morte che (sicuramente) si potevano evitare con un approccio sinceramente diplomatico.

Desta sorpresa quindi la repentina richiesta del presidente illegittimo per l’avvio di negoziati con “l’impero del male di Putin”. Ma, ripensando alla fine della “Belle Époque” di Zelenskyy, quella rappresentata dal cosiddetto “protettorato americano” di Joe Biden, c’era da aspettarselo da un “freddo calcolatore in mimetica”.

Ci voleva allora la fine del sanguinario governo democratico americano per porre fine alla guerra in Ucraina? La risposta non può che essere ovvia. Meritebbe di rappresentare l’Ucraina al tavolo dei negoziati il “presidente illegittimo” dopo la devastazione portata nel proprio Paese negli ultimi 3 anni? La risposta non può che essere altrettanto ovvia. Illegittimità di Zelenskyy rimarcata anche oggi dal Cremlino per il quale i negoziati (se ci saranno) dovranno obbligatoriamente basarsi sugli accordi di Istanbul del 2022, ovvero status neutrale, denuclearizzazione dell’Ucraina, sua smilitarizzazione, denazificazione, non dispiegamento di truppe e basi straniere sul suo territorio. E, ovviamente, Zelenskyy fuori dal “tavolo dei grandi” per non dire dalle palle!

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Vergognosa, quindi, la dichiarazione odierna del “numero uno di Kiev” rilasciata al giornalista Piers Morgan, secondo la quale Zelenskyy (oggi in crisi) sarebbe pronto ai negoziati con la Federazione Russa per “portare la pace ai cittadini ucraini e non perdere vite”. Uno statement decisamente tardivo e, vista la cronaca politica degli ultimi 36 anni, inopportuno.

Proprio lui che nel 2022 vietò con un decreto qualsiasi negoziato con la Russia guidata da Putin (chissà allora quante vite si sarebbero potute salvare) ora si dice pronto ai negoziati? Sarà forse che la perdita del supporto americano e l’avanzata dell’esercito russo nel Donbass, non stia facendo dormire la notte il presidente (illegittimo) ucraino?

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Ma poi perchè gli ucraini dovrebbero accettare di essere rappresentati al tavolo dalla pace da un presidente che ha sostenuto la devastazione del Paese vendendolo all’America e (ma solo le briciole) all’Unione europea? Lo stesso Piano per la vittoria di Volodymyr e, in particolare, l’accordo con i partner occidentali per lo sfruttamento delle risorse strategiche dell’Ucraina dovrebbe, in particolare, spingere i cittadini ucraini a protestare per la perdita della propria sovranità nazionale e del crescente indebitamento (d’altronde la “democratica” macroassistenza finanziaria dell’Ue andrà profumatamente ripagata), innescando un movimento virtuoso in tutto il Paese, mirato ad anticipare la fine (politica) del presidente illegittimo. L’Ucraina, indubbiamente, merita e avrebbe meritato una migliore leadership.

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foto https://www.president.gov.ua/