Programmazione territoriale. La “presidente decaduta” promette ma la maggioranza è composta da incapaci.

Miglioreranno la “qualità della vita dei cittadini sardi”. E’ quanto promesso oggi dalla “presidente decaduta”, Alessandra Todde, dopo l’adozione della delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile che ha stanziato oltre 2,7 miliardi per lo sviluppo della Sardegna (2,3 miliardi dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) 2021-2027 e 415,8 milioni dal Fondo di rotazione).

Risorse che certamente non garantiranno effetti di grande impatto dato che il metodo adottato anche dalla Giunta Todde, e rispettiva maggioranza, continua a non contemplare la minima sinergia con le migliori buone pratiche territoriali (imprese, associazioni di categoria, organizzazioni della società civile). Come ci ricorda, per esempio, l’ultima delibera sulla programmazione triennale per i giovani sardi approvata dalla Giunta regionale. Un atto, in sintesi, che conferma l’intenzione di voler imporre interventi calati dall’alto (ovviamente onerosi) e di scarso impatto. Ma nell’Isola, purtroppo, gli imbecilli e i disinteressati non mancano e, quindi, una certa bassa politica continua ad avere gioco facile.

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Di parere diverso, probabilmente, la stessa presidente Alessandra Todde che, forse in cerca di recuperare il consenso perso per strada (d’altronde come sarebbe stato possibile il contrario), ha dichiarato che si sta compiendo “un ulteriore passo che ci consentirà di migliorare la qualità della vita dei cittadini sardi”. Ejia, di ghisa!

E’ più credibile, invece, che con questa ennesima infornata di incapaci al Governo e in Consiglio i cittadini sardi sperimenteranno l’ennesima occasione mancata nei prossimi anni. I fatti legati alla sanità, la conferma dello sciacallaggio di risorse pubbliche (vedi ultima approvazione della variazione di bilancio) e fino ad arrivare al tema delle politiche sociali, abitative e alla produzione legislativa del Legislatore sardo della XVII Legislatura, ci dicono che anche il mandato Todde non produrrà alcun miglioramento di sorta. Altro che “rafforzare le basi per uno sviluppo sostenibile ed equo del territorio”, cara “presidente decaduta”.

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