La Sinistra: “E’ compatibile la legge del Governo con i principi dello Stato di diritto?”.
L’approvazione in Italia del disegno di legge del Governo Meloni sulle disposizioni in materia di sicurezza pubblica, sta facendo emergere più di un dubbio circa la compatibilità del provvedimento italiano verso i principi dello Stato di diritto e dei diritti fondamentali dell’UE.
Le nuove norme, come evidenziato dagli eurodeputati italiani del gruppo La Sinistra*, prevedono infatti misure severe quali restrizioni alla libertà di manifestazione e di assemblea che contrasterebbero con gli articoli della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, in particolare l’art.11, e potenzialmente con l’art.2 del Trattato sull’Unione europea, che tutelano la libertà e i diritti democratici.
Dubbi che hanno spinto gli esponenti de La Sinistra a chiedere l’intervento della Commissione Ue, affinché venga valutata la conformità del DDL 1160 con il diritto europeo e con i principi fondamentali di libertà, sicurezza e giustizia.
Per il commissario europeo per la Giustizia, Michael McGrath che, in premessa, ha ricordato che a norma del suo articolo 51, paragrafo 1, la Carta si applica agli Stati membri esclusivamente nell’attuazione del diritto dell’Unione, il disegno di legge italiano recante “disposizioni in materia di sicurezza pubblica”, introduce reati connessi alla “resistenza passiva” o al blocco della circolazione stradale o ferroviaria durante le manifestazioni e nella misura in cui tali disposizioni non si riferiscono a una situazione contemplata dall’ambito di applicazione del diritto dell’Unione, esse non sembrano rientrare nell’ambito di applicazione della Carta.
Ancora, l’esponente della Commissione von der Leyen ha aggiunto che la competenza dell’UE in materia di diritto penale non copre le tipologie di reato interessate dal disegno di legge italiano sulle “Disposizioni in materia di pubblica sicurezza” e che, conformemente all’articolo 72 TFUE, gli Stati membri sono responsabili del mantenimento dell’ordine pubblico e della salvaguardia della sicurezza interna.
Dunque, la Commissione Ue se ne lava le mani, nascondendosi dietro il “limite di competenza”: “Spetta agli Stati membri e alle loro autorità giudiziarie garantire che i diritti fondamentali siano effettivamente rispettati e tutelati in conformità alla legislazione nazionale e agli obblighi internazionali in materia di diritti umani”, ha concluso McGrath.
*Giuseppe Antoci (The Left), Mario Furore (The Left), Valentina Palmisano (The Left), Carolina Morace (The Left), Dario Tamburrano (The Left), Danilo Della Valle (The Left), Gaetano Pedulla’ (The Left), Pasquale Tridico (The Left).
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