Forza Italia Sardegna si rivolge ai 5 stelle: “Clamorosa inversione a u sulla responsabilità civile dei giudici”.
Recentemente, con il caso “decadenza” e con le improbabili dichiarazioni del leader nazionale Giuseppe Conte, i 5 Stelle hanno dato vita ad una “clamorosa inversione a u” sulla responsabilità civile dei giudici. La stessa questione, peraltro, sulla quale la stessa “buonànima” di Silvio Berlusconi si è sempre schierata a favore.
Non sorprende, quindi, il comunicato odierno del gruppo consiliare di Forza Italia Sardegna, oggi espressosi come “genuinamente compiaciuto” dell’adesione a tale principio da parte dei pentastellati e del suo leader Conte. Lo stesso che ha recentemente suggerito alla presidente “decaduta” Alessandra Todde, di chiedere il risarcimento dei danni al Collegio di Vigilanza elettorale della Corte d’Appello di Cagliari, colpevole, secondo l’ex Presidente del Consiglio, di aver espresso un parere di decadenza “palesemente illegittimo”.
Un suggerimento squisitamente “giurisprudenziale” che fa, però, letteralmente a pugni con la storia del Movimento 5 Stelle all’interno delle istituzioni democratiche.
Ovvia, quindi, la richiesta del gruppo sardo ai 5 Stelle, circa il sostegno a una legge che possa prevedere nitidamente la responsabilità civile dei giudici: “Dopo le dichiarazioni a favore di Alessandra Todde pronunciate dall’ex Presidente del Consiglio dovremmo, senza alcun tentennamento, rispondere di sì. Invece, sappiamo tutti, che non è così. Il voto contrario dei 5 Stelle alla riforma sulla Giustizia in sede di Camera dei Deputati è una plastica dimostrazione della confusione e delle profonde e sostanziali contraddizioni che con nonchalance e palese ingenuità albergano all’interno dei Pentastellati”.
“Come Forza Italia ci teniamo inoltre a sottolineare che, un’eventuale azione per accertare la responsabilità civile dei Giudici, dovrà essere applicata sempre e comunque solo dopo il terzo grado di giudizio, ossia quando il provvedimento ritenuto lesivo sia diventato oramai definitivo. Questo – proseguono i forzisti – deve valere sempre e a tuti i livelli; sia che riguardi procedimenti nei confronti di politici, di imprenditori, di semplici cittadini, sia verso la magistratura”.