Il ruolo delle reti criminali nel favoreggiamento della migrazione irregolare.
Il traffico di migranti rappresenta un’attività chiave per le reti criminali operative nell’Unione Europea (UE), alimentata da una domanda costante di servizi di facilitazione. L’instabilità geopolitica e socioeconomica a livello globale, insieme ai cambiamenti climatici, continuano, come rilevato, a incentivare i flussi migratori. Traffici che si configurano come attività ad alto profitto e basso rischio, gestita da gruppi criminali sempre più sofisticati, professionali e violenti.
La maggior parte degli immigrati extra-UE entra nell’Unione attraverso canali legali. Tuttavia, oltre il 90% di coloro che attraversano irregolarmente le frontiere esterne dell’UE lo fa con il supporto di trafficanti, per tutto il viaggio o solo per alcune tratte. Gruppi criminali capaci, inoltre, di offrire una ampia gamma di servizi di facilitazione, come la ricerca di un alloggio e la produzione di documenti falsi.
Il traffico di migranti è, quindi, un crimine complesso, strettamente legato ad altre attività illecite come la falsificazione di documenti, la tratta di esseri umani e vari tipi di contrabbando. Ma non solo. I trafficanti sfruttano spesso infrastrutture già utilizzate per altri reati, come il traffico di droga e di esseri umani. Attività capaci di generare profitti stimati tra i 4,7 e i 6 miliardi di euro all’anno, con rischi relativamente bassi per i trafficanti.
Sullo sfondo, la maggiore competizione tra gruppi criminali, la crescente professionalizzazione e il rafforzamento dei controlli di frontiera hanno portato a un aumento della violenza verso i migranti irregolari, oltre a costi di passaggio più elevati e maggiori rischi per i migranti.
Lo smantellamento delle reti di traffico di migranti e il contrasto ai loro modelli di business, evitando la criminalizzazione di chi presta soccorso ai migranti in difficoltà, è una priorità per prevenire la migrazione irregolare e combattere la criminalità nell’UE. Il Parlamento europeo ha più volte sollecitato una maggiore cooperazione operativa, condivisione dei dati e creazione di canali legali di migrazione.
Le azioni intraprese si concentrano sullo sviluppo di strumenti efficaci e su una solida coordinazione tra Stati membri e agenzie specializzate dell’UE, oltre a rafforzare la collaborazione con Paesi partner e organizzazioni internazionali.
A novembre 2023, la Commissione ha lanciato l’Alleanza Globale contro il traffico di migranti e ha proposto l’aggiornamento delle politiche mirate a contrastare i modelli di business dei trafficanti.