Dopo aver salvato il figlio dal “gabbio”, Biden commuta le condanne a morte di 37 assassini.

Continua a non sorprendere il senso di giustizia del “presidente residuo” degli USA, Joe Biden. Dopo aver salvato il figlio evasore, Robert Hunter Biden, il sanguinario presidente democratico ha commutato le condanne a morte di 37 detenuti.

Una decisione, si legge nella nota della Casa Bianca, motivata dalla ferma convinzione dell’esponente democratico di “fermare l’uso della pena di morte, fatta eccezione per i casi di terrorismo e omicidio di massa”. Negli ultimi anni, però, le azioni scellerate della stessa Amministrazione Biden hanno prodotto migliaia di morti, specialmente in Ucraina, Medio Oriente e, come confermano le ultime uscite del “presidente residuo”, l’avvelenamento dei pozzi perpetrato in questi ultimi due mesi non ha certo aiutato a “salvare vite”. Le stesse che il 46° presidente degli Stati Uniti d’America ha dichiarato di voler proteggere.

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Ma non solo. Sempre sul fronte delle azioni sciagurate, all’inizio di questo mese, Biden ha annunciato la clemenza per circa 1.500 americani, il numero più alto mai registrato in un solo giorno. Tra essi, come richiamato prima, anche il figlio evasore, insieme ad altri 39 condoni per crimini non violenti, tra i quali l’evasione fiscale.

E non finirà qui, poiché nelle prossime settimane, Biden adotterà ulteriori misure per offrire “seconde possibilità”, condoni e commutazioni.

Una azione stigmatizzata puntualmente dal futuro presidente degli USA, Donald J. Trump: “Questi sono tra i peggiori assassini del mondo e questa decisione abominevole di Joe Biden è uno schiaffo in faccia alle vittime, alle loro famiglie e ai loro cari”.

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foto Navy Petty Officer 1st Class Alexander C. Kubitza