Turchia, Erdogan sostituisce i sindaci eletti con amministratori nominati dal Governo.
I politici locali e regionali dell’Unione Europea e della Turchia hanno chiesto al Governo turco di smettere di sostituire i sindaci eletti con amministratori nominati dal governo.
“Questa pratica sta minando la natura stessa dell’autogoverno locale”, ha affermato Antje Grotheer, presidente del parlamento del Land di Brema, parlando a nome del Comitato europeo delle regioni (CdR), nel suo ruolo di presidente del gruppo di lavoro del CdR sulla Turchia.
Con lui anche Ekrem İmamoğlu , sindaco di Istanbul e presidente dell’Unione dei comuni della Turchia: “La politica locale non è mai un ambito politico subordinato o di seconda classe rispetto alla politica nazionale”.
L’Unione Europea ha ripetutamente condannato la rimozione di molti sindaci eletti e la loro sostituzione con nominati dal governo negli ultimi anni. La pratica è stata condannata dal rapporto della Commissione Europea sui progressi della Turchia in materia di riforme, pubblicato il 30 ottobre, che ha rilevato che la pressione del governo sui sindaci da parte dei partiti di opposizione ha continuato a indebolire la democrazia locale.
Le sfide affrontate dalle autorità locali e regionali turche sono state un punto importante di discussione durante l’incontro, che ha esaminato i recenti sviluppi nelle relazioni tra Turchia e UE-Turchia. La relazione della Commissione europea ha rilevato alcuni importanti progressi, in particolare in settori correlati alla politica economica e monetaria. I settori di seria preoccupazione per l’UE includono il rispetto dello stato di diritto, inclusa l’indipendenza della magistratura, e le differenze tra Turchia e UE in materia di politica estera e di sicurezza. Tali preoccupazioni sarebbero ulteriormente aggravate se i piani del governo di introdurre una legge sugli agenti stranieri e una legge sulla libertà dei media dovessero concretizzarsi.
Foto di Şinasi Müldür da Pixabay.com