Vietare i social ai minori di 16 anni. Quasi 5 under25 su 10 sono d’accordo.

Dopo l’Australia, tra le prime nazioni a vietare l’uso dei social media tra gli under16, anche l’Italia dovrebbe applicare tale divieto. A suggerirlo il 47% degli under25 italiani intervistati dall’Associazione Di.Te c Skuola.net. Giovani favorevoli alla limitazione dello smartphone fino ai 14 anni e dei social fino ai 16.

Giovani che hanno anche dichiarato crescenti problemi di natura mentale: quasi 7 su 10 (69%) ammettono di avere problemi nel relazionarsi con gli altri a causa dell’uso eccessivo dei social. Il 26,8% non ha legami significativi al di fuori delle piattaforme digitali ed esce poco di casa.

Dati, secondo i promotori della ricerca, che suggerirebbero una consistente consapevole dell’importanza delle relazioni autentiche e delle buone abitudini tra i giovani ma, al tempo stesso, confermerebbero insicurezze e solitudini.

LEGGI ANCHE:  Sardegna, le campagne sono a secco. Emergenza pascoli.

In questa pericolosa deriva, i danni prodotti dal mondo digitale sono evidenti: il 49,3% dei giovani ammette di sentirsi influenzato da ciò che vede sui social media, mentre il 34,2% si sente spesso triste o insoddisfatto dopo un uso prolungato delle piattaforme sociali.

Il 62,3% delle ragazze e dei ragazzi, ha dichiarato ancora di fare fatica a immaginare la propria vita futura. Una difficoltà che, peraltro, cresce con l’età. In un’epoca in cui tutto appare istantaneo, verrebbe sempre meno la capacità di progettare il futuro a lungo termine.

Le ragazze sono le più influenzate dai contenuti pubblicati nei social media (il 65% contro il 31% dei ragazzi).

LEGGI ANCHE:  Ursula von der Leyen: "Voglio un'Europa per i giovani".

Il 90% dei 19-24enni intervistati, ancora, ha rilevato un peggioramento della capacità di comunicare nella realtà. Il 49%, ancora, si dice favorevole all’introduzione di un patentino digitale obbligatorio per la “navigazione”, con percentuali che salgono al 66% tra i 19-24enni.

foto Gerd Altmann da Pixabay.com