Doveva difendere la Regione dalle impugnazioni. Ora torna a Roma.
Il Segretario Generale della Regione Sardegna, Saverio Lo Russo, lascia l’incarico nell’Isola per tornare a Roma. Lo conferma l’autorizzazione dell’affidamento del nuovo incarico dirigenziale presso il Dipartimento per il Personale della Presidenza del Consiglio dei Ministri che, di fatto, pone fine anzitempo all’incarico affidato lo scorso 11 aprile dalla Governatrice della Regione Sardegna.
Che sia l’inizio della fine del mandato di Alessandra Todde? Difficile dirlo con tutte le variazioni di bilancio e finanziarie da approvare nei prossimi anni da parte dei “predoni del deserto” del Campo largo.
Ma, di fatto, l’imbarazzo non è trascurabile dato che Lo Russo, come dichiarato da Alessandra Todde lo scorso mese di aprile (quando era toga e si conosceva meno) avrebbe dovuto aiutare la Regione contro le impugnazioni da parte del Governo Nazionale: “Lui – spiegava allora Alessandra Todde – conosce gli strumenti a nostra disposizione per poter lavorare con il Governo e con l’Europa. E’ la persona che ha impugnato le leggi regionali negli ultimi anni. Quindi conosce bene quali sono i nostri punti di debolezza e saprà consigliarmi nelle cose che non dovrò fare”.
invece, dopo appena 8 mesi dalla nomina, l’uomo che avrebbe dovuto consentire alla Sardegna di proteggere la Sardegna dalle impugnazioni del Governo torna a Roma dopo aver collezionato, in appena sette mesi, alcuni ricorsi del Governo nazionale nei confronti proprio della Regione.
D’altronde, come qualcuno/a potrebbe dire, non è stato aiutato da un Legislatore “decente” per usare un eufemismo.