Sanità, trasporti e trasparenza: va tutto a carte 48 in Sardegna ma la Todde “vince” sui social.
Sapersi accontentare, mentre va tutto (come sempre) male è una virtù. Il poco conta in un’Isola provinciale e tribale (ci riferiamo ovviamente agli interessi all’interno e all’esterno dell’attuale impalcatura partitica regionale), dove mancano condottieri e politici sostanzialmente tali.
Non dovrebbe sorprendere, in un contesto di tale pochezza e inferiorità culturale, assistere alle felicitazioni dell’entourage della presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde (quella “migliora” che aveva promesso un cambio di passo per l’Isola) per l’alto gradimento, in termini di follower ovviamente, sulle piattaforma social tra i presidenti delle regioni italiane.
A parte le incongruenze tra lo stato attuale dei servizi pubblici nell’Isola e le felicitazioni per “il grande risultato” da parte della comunicazione presidenziale, notizia, peraltro, puntualmente “copiaincollata” dai media “seri” presenti in Sardegna, l’impressione circa la crescente distanza dell’attuale presidenza rispetto allo stato dell’arte è sempre più fondata.
Comunicazione che, non potendo promuovere best practices sostanziali dell’agire politico della presidente e neanche entrare realmente nel merito dei milioni di euro buttati a mare con l’ultima variazione di bilancio (dove si trova di tutto, dai congressi da 30mila euro, passando per i murales da 60mila euro e fino ad arrivare al milione e 250mila euro per un programma avviato dalla precedente Giunta Solinas), giustamente deve pure dare continuità al proprio lavoro.
Nel frattempo, mentre “la Alessandra”, primeggia per la cattura di follower, interazioni e menzioni su Instagram (successo al quale abbiamo partecipato inconsapevolmente anche noi di Sardegnagol con oltre 1,8milioni di visualizzazioni sul nostro canale), la sanità continua a registrare nuove performance (ovviamente in negativo), come ricordano le lunghe liste d’attesa, la carenza di medici e personale sanitario, le animosità della politica verso gli operatori della salute e il peggioramento della medicina generale sul territorio (e, diversamente dalla sfigatissima Legislatura Solinas non c’è neanche il Covid). Una lista, ma lo sanno tutti i cittadini costretti a dover ricevere le cure del Sistema Sanitario Regionale, che potrebbe tranquillamente continuare.
Mentre nei social la presidente viaggia alla grande, i sardi poi continuano a non aver visto (qualcuno/a dirà che è troppo presto per i fuochi d’artificio) un cambiamento epocale (o anche minimo) sulla protezione del diritto alla mobilità dei sardi.
Lo scorso 16 dicembre 2023, quando la presidente girovagava “in lungo e largo nel Campo largo” e i progressisti volevano Renato Soru, si era parlato di “mancanza di opportunità dei sardi di non poter programmare la propria mobilità”, di necessità di “pianificare, progettare e programmare”, risolvere il problema della continuità territoriale “con lo Stato e non in contrapposizione” (proprio recentemente si è consumato l’ennesimo attacco della Giunta al Governo per le mancate entrate erariali, salvo poi buttare milioni di euro nel cesso con l’approvazione dell’ultima variazione di bilancio) e che sulla continuità aerea grava “chiaramente un problema di risorse”. Ma, guardando le destinazioni di denaro pubblico tra dirimpettai e associazioni amiche, citate pocanzi il problema delle risorse economiche in Sardegna sembra porsi solo per le azioni serie e sostanziali, ovvero quelle che possono realmente fare la differenza. Per esempio incentivare la destinazione verso le aree disagiate e disagiatissime, puntare al ripopolamento delle aree rurali dotandole di servizi e creando una competitività interna dei territori, sostenendo la crescita professionale, umana e le competenze trasverali dei giovani sardi, abbattendo i costi per i big player dell’aviazione civile in Sardegna che da anni chiedono di operare con meno costi e garantire più tratte. Anche qui la lista potrebbe tranquillamente continuare ma, mentre Alessandra vince sui social, in Sardegna (che problemi non ha) si destinano milioni di euro per il superfluo (vedi emendamento sopra).
foto Sardegnagol, riproduzione riservata